… parla più forte che non ti vedo … - di Francesco Briganti

13.11.2014 14:43

Nel paese delle stronzate ci sono stronzate a cui non si può credere. Attenzione, non ci si può credere perché sono così assurde che istintivamente viene da dire: “ … no!, non può essere! “ Poi, vai, cerchi su internet, ti informi e finalmente trovi in un video ufficiale de “La Stampa”, il giornale di Torino, o sul “Fatto quotidiano” che la cosa non solo è assurdamente vera, ma che la pensata geniale provocherà, se lasciata immutata, delle perdite colossali e nuocerà in modo molto grave sulla nostra produzione cinematografica; pensi allora che è proprio arrivato il momento di uscire di casa solo armati dal gusto di poterli raggiungere, Ovunque si trovino, magari anche prendendone uno a caso con il solo preciso, diretto, amato scopo di SPUTARGLI IN FACCIA GRIDANDO UN CONTEMPORANEO : “ … MA QUANTE VOLTE SIETE STROZI?, O S T R O N Z I ….”.
No!, non vi dirò ancora di cosa si tratta; voglio prima domandarmi e domandarvi se non ci siano cose più serie ed urgenti da pensare in questo paese. Voglio ancora chiedervi quand’è che Voi tutti smetterete di prestare attenzione a quelli come me che, ad ogni giorno a passare, si rendono conto di quanto sia inutile cercare di aprire gli occhi a dei ciechi per scelta; a quelli come me che si sforzano di parlare a gente che non vuol sentire; a quelli come me che sono così vicini al punto di rottura da cominciare a temere per la propria stessa sanità mentale.
Quand’è che sarà che un branco di umanoidi passivi e parassiti deciderà di smettere di esserlo per donare ad ognuno il riacquisto del proprio ruolo di essere umano senziente e razionale?; quand’è che una pletora di scimmie ammaestrate e ipnotizzate dalle televisioni si accorgerà della infinita e perenne presa in giro di cui viene quotidianamente fatta oggetto?; quand’è che ci si renderà conto che abbiamo degli ebeti al governo e nei posti chiave ciascuno dei quali è un deficiente incapace di intendere e di volere?; quand’è che sarà che si comincerà a prenderli a sputazzate sino al punto da affogarli?.
Ebbene si tratta di questo: una ordinanza, un decreto, una legge, non so bene cosa, ha modificato le normative in relazione alla morfologia delle armi usate nelle fiction e nelle produzioni cinematografiche italiane, disponendo che quelle armi non abbiamo in alcun modo la parvenza di armi vere. Premesso che mi risulta impossibile capire il perché di un intervento tanto imbecille quanto inutile, premesso che proprio non trovo i motivi per cui si debba perdere tempo in questo modo, ancora di più non capisco come, stabilendo un valore retroattivo al provvedimento, non si sia pensato agli effetti relativi.
Di fatto e come conseguenza si bloccano, illico et immediate, tutte le produzioni che prevedono nel loro svolgersi l’uso di quelle armi da fuoco che sono tutte, diventate improvvisamente fuorilegge. Si blocca così il lavoro di migliaia di persone; si interviene sul lavoro al fine di togliere quel poco che c’è in quel campo anziché incentivarlo.
Già mi vedo l’ispettore Coliandro fare “bang” con la bocca al criminale di turno oppure quelli del distretto di polizia minacciare con fionde e pistole ad acqua mafiosi e rapinatori. Che si voglia buttare tutto in ridere di modo che si possa far passare anche la criminalità, dopo l’onestà, la morale, l’etica, l’istruzione la scuola, la giustizia, il sociale e la sanità come una pagliacciata ben inserita nel contesto clownesco di questo paese di matti?
Sceglietevi pure da soli la considerazione, la risposta, il comportamento da seguire che preferite giacché, e dopo essermi di nuovo e con delusione guardato in giro, se è vero che cane non mangia cane, allora io …

mi spiego ogni cosa!.