... 'a livella ... - di Francesco Briganti

12.01.2016 11:05

Immenso è il gap esistente tra uno qualsiasi dei politici e un cittadino, fosse pure quest'ultimo il primo tra i più normalizzati al sistema; la differenza nelle opportunità, nelle condizioni di vita, nelle agevolazioni, nelle conseguenze al lavoro svolto è talmente elevata che l'aspirare a diventare un deputato o un senatore è equiparabile soltanto a quello di rendersi protagonisti come veline o come calciatori di primissima fascia.

Tranne per questi ultimi, ai quali si deve comunque riconoscere se non altro almeno un eccelso ragionare con i piedi, le altre tre categorie in questa Italia, post bavoso ed oggi renziana, non richiedono particolari peculiarità; basta avere un bel fisico ed aver dato soddisfazione a qualcuno di peso, certe veline, o aver avuto un fascino mediatico o un più o meno esiguo numero di preferenze, leggi certi eletti ovunque collocati, e con un briciolo di paraculismo e fortuna ci si assiede ad un soglio pre divino il quale, come per magia, estende benefit a cascata a tutta una serie di parentele ed amicizie che mai avrebbero sognato migliore sorte.

Che la condizione del politico costituisca una casta tra le caste è oramai opinione diffusa, in più certificata dalla ammissione, anche e sopra tutti, da coloro che si fanno un vanto di rimettere parte delle loro prebende o alle casse dello stato o al partito o ad iniziative che, esaminate a fondo, pur producendo qualche effimero risultato, in realtà lasciano il tempo che trovano quando non fossero altro che mera e vigliacca propaganda.

Un caso esemplare a supporto di questa mia affermazione lo troverà chi, approfondendo il discorso direttamente dal blog di Grillo, badate bene ho detto sul blog di Grillo e non su Libero, sul fatto o su un qualsiasi altro giornale, volesse capire dove finiscono le " cospicue" rese dei parlamentari a 5s, chi gestisce quei fondi, se fruttano interessi, a quali condizioni servono come garanzia a terzi, e quanti di questi terzi ne hanno usufruito non avendo già di proprio una condizione sufficiente per una qualsiasi banca.

Tutto ciò detto e premesso, va anche riconosciuto a qualcuno, pochi, tra i 5s e a qualche mosca bianca tra gli appartenenti agli altri partiti, una dirittura ed una onestà personale ed intellettuale che comunque li renderebbe degni di essere ascoltati, seguiti e votati. Il problema è che la casta sta facendo di tutto pur di non rendere al popolo il diritto di un voto libero e scevro da condizionamenti e sottigliezze e lacci e lacciuoli tali da lasciargli preferire un'astensione, comunque motivata, anziché l'esercizio di un proprio diritto.

Alle prossime elezioni, se e quando ci saranno, ciò varrà per tutti, NESSUNO ESCLUSO!.

Prendiamo ad esempio, ed ancora una volta, il movimento cinque stelle. I suoi componenti hanno avversato, ed io credo in piena sincerità, questa nuova legge elettorale. Molti, ed io tra questi riaffermo loro il mio voto in caso di ballottaggio con il Pd o con qualsiasi altra forza che non fosse una sinistra vera ed unita, sono convinti che saranno i prossimi vincitori e, quindi, i prossimi a governare. Se ciò accadesse, onestà intellettuale vorrebbe che come prima cosa si rimettesse mano a quella legge elettorale varandone una veramente democratica e, poi, si proclamassero nuove elezioni per dare al parlamento una valenza finalmente veramente democratica.

Se anche questo succedesse nemmeno uno, però, dei 5S eletti dovrebbe ripresentarsi in quanto il farlo li porrebbe nella condizione di essere ad un terzo mandato cosa contraria ai principi fondativi il movimento. Ecco che, di fronte a questa manifestazione di onestà, anche uno scettico mal fidato come me, dovrebbe ammettere di essersi sbagliato e di aver nutrito degli ingiusti preconcetti. Sarebbe buona norma, perciò, che nella ampia antologia di dichiarazioni grilline, entrasse anche questo proposito così da completare esaustivamente una previsione di comportamenti a dirimere e salvare nessuno dei quali, però e se ciò fosse, sarebbe poi realizzabile per immediata decadenza di un parlamento eletto con una legge sbagliata.

Dunque, siccome io dico ed affermo che ciò non accadrà perché sarebbe stupido per la logica di un politico ed un politico non è mai stupido, come si può ben comprendere se solo ci si ragiona un attimo sopra, anche i 5S reggono e supportano lo statu quo sia pure in nome di un futuro spacciato migliore per tutti, ognuno di loro compreso.

Allora perché continuare a confermare una dichiarazione di voto verso quel movimento se quel movimento è nella sostanza solo un'altra componente, sia pure rappresentata come diversa, del sistema vigente?. Semplice, si spera che, raggiunto il fondo, questo paese non cominci a scavare, ma e finalmente, riacquisti ...

la propria autocoscienza e la propria resurrezione.