... 'a Matte' ... - di Francesco Briganti
Quattro dichiarazioni quattro:
1) " ... L'europa non è dei banchieri!. " (Matteo Renzi in risposta alla Bundesbank)
2) " ... La Bundesbank è un organismo indipendente. " (Fuhrer Merkel in risposta alla Bundesbank.
3) " C'è un filo diretto tra Italia e Germania; tra me ed il ministero degli esteri tedesco e tra Matteo e la Merkel ... abbiamo obiettivi comuni ... si tratta solo di capire come conciliare queste volontà e trovare strumenti per uscire dalla crisi ..." (F. Magherini, ministro degli esteri italiana)
4) " Non c'è nessun problema politico con la Germania ... lavoreremo assieme per rimettere al centro dell'agenda crescita e lavoro ... " (Padoa Schioppa, ministro dell'economia, italiano).
Queste affermazioni hanno in comune molte cose, ma una su tutte, che spicca come uno spot fotoelettrico in un notte buia, è l'ingombrante presenza del quarto reich germanico (e tu dai!; ndr) sulla scena politica europea. Tale presenza non è più nemmeno nascosta, non è nemmeno formalmente istituzionale, non è più in nessun modo accettabile da un un governo, da uno stato, da una nazione, da un popolo che avessero, singolarmente e globalmente, almeno un sentore di dignità e di orgoglio nazionale.
Cinque considerazioni cinque:
a) l'affermazione del giovincello fiorentino è di una banalità tale da meritarsi al massimo una pernacchia partenopea. Tale sarebbe la risposta dovuta se non ci fosse da dire che in un Europa, dove e da tempo banchieri e finanza stanno distruggendo l'economia reale di gran parte degli europei, una simile boutade suona più come una presa in giro ed uno sberleffo che come una presa di posizione netta e decisa.
b) Il fuhrer tedesco rimanda alla responsabilità della bundesbank le reprimende espresse da quell'organo tedesco ( e tu dai, di nuovo; ndr) senza però aggiungere che a nessun titolo tale organo ha il diritto di intromettersi in qualche modo.
c) La Magherini (chi?), ministro eccetera eccetera, ci rassicura tutti nell'esprimere la assoluta coordinazione di intenti tra Italia e Germania (e tu ridai; e ancora e di nuovo; ndr) ...; ma, e "l'europaistituzione" dove è finita?; e visti i dictat tedeschi, quali strumenti ci restano per uscire dalla crisi?; e, ancora, perché dobbiamo conciliare delle volontà e non possiamo fare di testa nostra?; se non è sottomissione questa ... .
d) ASSOLUTAMENTE C'E' un problema politico con la Germania (echeccazzo, sempre loro!; ndr) visto che vogliono comandare in casa nostra e, poi, se dobbiamo rimettere al centro dell'agenda la crescita ed il lavoro, vuol dire che queste due questioni ne erano uscite e, dunque, su dettato di chi?, e quando e perché?; e quando lo si farà?; quanti disoccupati ancora dovremo vedere prima di rinascere o morire definitivamente?.
5) Ultima, ma non ultima per importanza una considerazione del tutto personale: il buon samaritano fiorentino ci sta abituando a proclami e menù di intenti sempre più ricchi e sempre più vari; sta imbastendo una tavola di riforme che se solo, ed in maniera condivisa, glie ne riuscisse almeno la metà avremmo fatto, noi tutti, una rivoluzione come nessuno ha mai visto; il buon samaritano, però, sa benissimo che l'attuazione condivisa e democratica di queste riforme è più una flebile speranza che una improbabile certezza ed allora, vuoi vedere che il nostro, furbescamente, sposta l'attenzione di noi povera plebe incosciente sul rancore verso i tedeschi (aridagglie; ndr) onde pararsi il culo, nell'insuccesso annunciato, anche con una seconda opzione?.
Quindi: " l' Europa è bella, ma non ci vivrei ... (on. Razzi/Crozza; ndr)"; ed ecco allora il perché del ...
" ... ma va a da via i ciapp ! ".