… abracadabra … - di Francesco Briganti

01.02.2015 09:22

La Corte Costituzionale ha tre funzioni fondamentali:
1- giudicare la legittimità costituzionale di leggi ordinarie, regolamenti governativi, ecc.;
2- dirimere i conflitti di attribuzione fra Poteri dello Stato o fra Stato e Regioni o fra Regione e Regione (ad esempio se c'è un contenzioso fra Regione Lombardia e Regione Marche, oppure fra Parlamento e Garante della Privacy, oppure fra Stato e Regione Campania);
3- esercitare la cosiddetta "Giustizia Politica": il Presidente della Repubblica è imputabile per soli due reati (alto tradimento e attentato alla Costituzione), e se ciò dovesse accadere, il Tribunale competente a giudicarlo è, appunto, la Corte costituzionale.
Tutto ciò è detto nell'art. 134 della Costituzione. (Internet)

Queste le funzioni a cui dovrà assolvere, in compartecipazione con gli altri giudici, colui il quale sarà chiamato a sostituire tra i componenti la Corte Costituzionale il neo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Come ognuno sa anche la Corte, essendo eletti i suoi componenti in funzione di una quota politica di influenza e dunque essendo essi espressione della destra e/o della sinistra, rende un visione della costituzione secondo che vi sia al proprio interno una maggioranza con una tendenza maggioritaria da una parte piuttosto che dall’altra; perciò sembra logico affermare che assume una notevole importanza la personalità di quel COLUI che prenderà il posto del Sergio nazionale.

Un conflitto istituzionale, un parere su di un referendum, la valutazione di incostituzionalità su di una legge rinviata alla Corte, una decisione su di un conflitto di interessi in relazione ad un principio, una decisione finale su di un cambiamento alla Costituzione, dovrebbero essere presi super partes, ma se così fosse non dovremmo aver mai avuto giudici che invitano a pranzo qualcuno sul quale poi di lì a poco devono esprimere un giudizio: leggi lodo Alfano. Ciò detto non mi sembra troppo sbagliato suggerire una riflessione a tutti che deriva direttamente dall’ultima elezione presidenziale; qui, piaccia o non piaccia, ci sta benissimo un “ PROMOVEATUR UT AMOVEATUR “ ed un “capisci a me” da cui ciascuno tragga liberamente le proprie conclusioni.

Detto questo non resta che attendere lo svolgersi delle vicende e dei comportamenti; a me piace soltanto ricordare, a tutti quei miei amici che si lasciano accecare da ciò che appare che: a) anche quando arrivò il senatore Monti ognuno pensò che finalmente avrebbero trionfato equità e giustizia; b) anche quando il sen. Napolitano accettò per spirito di sacrificio un secondo mandato, ognuno pensò che non avrebbe permesso perdite di tempo o un continuare di abusi e soprusi sulle spalle di un popolo già troppo afflitto; c) anche quando il rottamatore Renzi scippò quasi due milioni di voti ad ingenui ed illusi ognuno pensò che finalmente era arrivato chi cambiava la politica.

Come il dopo di ciascuno di questi episodi si sia sviluppato e svolto, beh!, non devo essere io a ricordarlo ancora una volta.

Oggi è la prima domenica di febbraio; i giorni della Merla sono finiti, ma il freddo intenso ancora rimane a intirizzire tutti ed ognuno, esattamente come la povertà vera e quella avvertita, lo scivolamento in basso della classi meno abbienti e della piccola e media borghesia, continuano a minare alla base “questopaese”. Il presidente del Consiglio è sempre quello che combatte i sindacati, se la prende con i giudici, mortifica chi non la pensa come lui, sorregge ed anzi auspica una continuazione dell’alleanza con il nano, che non lesina a NESSUNO quello “STAI SERENO” che non manca mai, poi, di essere seguito da una coltellata alle spalle.

Io, ma sono certo anche Voi, noi tutti, quindi,conosciamo …

di chi sono state, finora, quelle spalle!.