… accattatavell … (COMPRATEVELO) - di Francesco Briganti

30.09.2013 15:02

Acqua, farina, sale e lievito questi sono gli ingredienti per fare un ottimo impasto da cui ricavare, poi, una pizza o dell’ancor più buon e semplice pane. Affinché il tutto risulti gradevole al gusto ed abbia quella morbidezza e sofficità che contraddistingue l’una e l’altro occorre che la genuinità degli ingredienti sia massima, solo così l’impasto ottenuto Avrà carattere di eccellenza. Il tutto sarà, quindi, lasciato lievitare per diverse ore durante le quali esso verrà” rotto” più volte” lavorandolo indi lasciandolo ancora lievitare. Il risultato sarà un successo garantito. Le varianti e le aggiunte possibili sono infinite, ma la maniera più semplice e naturale è sempre la migliore. I fornai ed i piazzaioli sono persone molto mattiniere; lo devono essere giocoforza se vogliono dare origine ad un prodotto che sia, nelle sue varie formulazioni e derivati, appetibile e fonte di soddisfazione propria e del consumatore; ci sono da segnalare fonti di vera eccellenza nella produzione, come possono essere, ad esempio, il pane di Altamura, quello di San Giuseppe Vesuviano o di Altopascio di Lucca, solo per citare quelli che adesso mi vengono in mente; quindi, semplicità di ingredienti, maestria e passione nel manipolarli, professionalità ed accuratezza nel seguire l’artigianalità delle procedure e, come in ogni cosa fatta con rispetto e considerazione per l’altrui essere, il riscontro è assicurato così come il prosieguo nel tempo dell’opera è garantito. Immaginiamo adesso, di avere un fornaio a carattere nazionale che si trovi nella condizione di dover fare un “pane-governo” per il suo popolo ed immaginiamo che per poter fare ciò, egli abbia, in teoria, a disposizione degli ingredienti perfetti quali un grande partito di massa che può rappresentare la memoria storica di quel che è stata la storia della panificazione, del lievito nuovo capace di garantire una crescita, una spinta ed un’accoglienza rivitalizzante e foriera di innovazione, dell’acqua di fonte rappresentata da parlamentari onesti e privi di remore mentali ed infine quel sale a dar sapore al tutto che si potrà individuare in una informazione capace di essere tale. Per pretendere di averne un successo, quel tal fornaio dovrà sincerarsi della genuinità degli ingredienti: Il PD, quel tal grande partito di massa, finalmente onesto con sé stesso, i propri elettori e gli altri ingredienti; il M5S lievito innovativo e garante della bontà della panificazione finalmente scevro da isolazionismo e alterigia da santità; quella acqua a maggioranza compatta e dichiarata che non trami nell’ombra o si venda ad ogni alito di vento; quella stampa capace di rendere onestamente le difficoltà di una situazione non da campagna elettorale ma da tragedia del Titanic. Se quel tal fornaio, chiunque egli fosse, potesse poter contare sulla combinazione magica, ma semplice e naturale, di tutti questi ingredienti noi avremmo ottenuto non un solo successo ma diversi: il poter contare su qualcosa che si muove in funzione del bene altrui in una ottica di proseguimento storico ma teso ad un cambiamento di metodo e maniera tali, da garantire, finalmente, una equità nel sacrificio e un politica anti spreco, un perseguibilità a tutto tondo della corruzione, della evasione, della elusione fiscale, con un cammino verso una civilizzazione e una normalizzazione di una società abbrutita e perversa nei contenuti, non solo, ma anche nelle strategie, nei fini e, persino, nei sogni. Ho parlato di “combinazione magica” di ingredienti; l’ho fatto perché anche questo momento è, di per sé, magico. Lungi da me indagare sui perché di una mossa, che a parte il piacere personale, mi sembra autolesionistica per quel lestofante che volesse trarne un qualche vantaggio, ma, certo è, che questa volta chi non cogliesse la magia di quest’attimo non potrà mai più ergersi a SOLONE D’INTENTI o avanzare PRETESE di GOVERNO. Nel momento del bisogno, chi fa il FURBO O SI CHIAMA FUORI diventa COMPLICE E COLPEVOLE DI TUTTO CIO’ CHE SARA’ IL DOMANI.