… ahi ! … che dolore !. - di Francesco Briganti

11.09.2014 07:10

Su questo social e su altri continuo a leggere degli interventi, tra l’indignato, il disperato, l’incazzato ed il rivoluzionario, che se presi sul serio dovrebbero delineare un quadro di rivolta alle istituzioni, pacifica e non, da paura, da guerra civile, tali da costringere qualsiasi governo ed in ogni parte del mondo quanto meno a ripensare sé stesso se le considerasse valide oppure, a prendere delle iniziative adeguate se le considerasse fuori di ogni ragione e, quindi, sovversive.

Di tutto questo, incodestopaese, nulla accade!.

Per il governo, quale che sia, ogni cosa va bene madama la marchesa e per il popolo è condizione sufficiente ed esaustiva quella di poter almeno esprimere, quale che ne sia la forma, la propria insoddisfazione ed il proprio disagio. Da un lato i governanti lasciano dire nel completo disinteresse prediligendo continuare a fare i propri affari che siano di funzione politica, partitica, simil sociale e quant’altro poco importa esattamente nel mentre che gli oppositori ufficiosi ed ufficiali, sfruttano la cosa nell’intento, cinico e meschino, di aumentare il proprio consenso elettorale non già nella convinzione ed allo scopo di poter essere in grado di migliorare allo sfascio, ma con il dichiarato intento di assumere un comando totalitario, spacciato per salvifico, che consenta loro di succedere nel comando e, poi, chi vivrà vedrà.

Nessuno mai, in entrambi i campi, senza considerare ragionevolmente che il campo della politica e quello del popolo dovrebbero essere coincidenti, mostra di porgere un minimo di attenzione all’altro se non per esprimere una sterile e favolistica adesione di parte fine a sé stessa e di inutile vacuità. I Tre blocchi elettorali e lo sparuto numero di comparse al loro fianco si spendono quotidianamente al solo interesse di giustificare una presenza, oramai stantia, inutile e perniciosa, che costa enormemente per quel che produce, abissalmente se rapportata alla utilità del prodotto, infinitamente se considerata per quello che invece dovrebbe e potrebbe generare in meglio per il paese.

Continuiamo, me compreso, a preoccuparci degli innumerevoli, piccoli, grandi, scollegati tra loro aghi spersi desolatamente nel pagliaio e non riusciamo a capire che è il pagliaio da cambiare in toto.
Ogni tanto qualcuno si sveglia e, preso da foga censoria o idealista spara a zero su questo o quello argomento non tralasciando di creare un ulteriore assembramento di sfigati, ripeto me compreso, ai quali non pare vero di esercitare il democratico diritto di pensiero e, vivaddio, di parola e di scritto. Non c’è mai un minimo di coordinamento, una chiarificatrice adunanza, neanche tentata, del simile con il simile allo scopo di rendere effettivamente e fattivamente efficace una qualsiasi forma di protesta. Sta diventando addirittura fonte di copioni comici e ridanciani la trita ritrita lagnanza per l’avvelenamento sistematico e mortale della democrazia italiana.

Siamo inutili !. Tutti. Dobbiamo renderci conto che è proprio questo nostro esercitare un diritto sacrosanto che ci sta suicidando; dobbiamo capire che non basta; occorre avere ben chiaro che i diritti si conquistano e si riaffermano, quando fosse necessario, combattendo per essi; occorre dire a sé stessi che altrimenti ci si prende in giro: da soli e con la piena, grassa, soddisfatta derisione della contro parte. Io lo so, ma quanti di Voi ne hanno coscienza ?. Mah !

Da quel che si vede in giro: NESSUNO!.