… alice non lo sa … - di Francesco Briganti

15.01.2015 08:11

Stamane camminavo per il passeggio silenzioso e placido del mio borgo e mi godevo quel freddo pungente della notte invernale al suo finire e quella atmosfera, allegra nonostante tutto, che spira dalle finestre che si accendono, da qualche estemporaneo aroma di caffè, dai motori delle auto che, qusi timidi, si avviano borbottando indecisi tra un rombare maschio ed il ruffiano ronfare di un gatto appena sveglio.

Giustappunto nel mentre che una nuvola dispettosa andava a coprire la luna ed un lampione decideva di spegnersi sul mio andare, un gatto, bigio come lo sono tutti quando è buio, decideva di attraversarmi la strada non senza lanciarmi un disincantato sguardo di sfida; proprio in quel momento una fotoelettrica da un milione di watt, a risparmio energetico però, si accendeva tra le mie orecchie quasi a volermi significare quanto stupido riesce ad essere colui che guarda senza vedere ...

Il senatore Andreotti, ovunque sia riposi nella pace che si è guadagnato in vita, era un politico di certo lungimirante; lo era al punto che una volta gli capitò di dire: “ … sono talmente amico della Germania che preferirei restassero due per sempre!”; il nostro, però, era anche quello che, anche affettuosamente, nella nostra lingua si suole definire “un gran figlio di “; aveva capito che il vero potere non è nelle leve del comando esibite quanto in quelle che derivano dalla conoscenza di cose che permettono di muovere fili stando comodamente al riparo dietro sipari a coprire quando non a nascondere completamente. Il buon Giulio soleva dire che: “ … a pensar male si fa peccato, ma, di solito, ci si indovina sempre!”.

Quel gatto bigio che mi attraversava la strada mi è sembrato il nostro defunto divo Giulio tornato a farsi quattro risate!
.
Facciamo qualche passo indietro: A) qualche mese fa, dopo inutili rinvii e tentativi vari di esonero da un obbligo di legge un senatore di “questopaese” veniva costretto a dare testimonianza delle proprie esperienze circa un trattativa tra lo stato e la mafia; i verbali di quella testimonianza, che si sappia, non riportano fatti eclatanti. B) Qualche giorno dopo quella testimonianza, spazio temporale da considerare con attenzione, lo stesso senatore, come improvviso fulmine a ciel sereno, dichiarava che date le proprie condizioni di salute, nel brevissimo tempo a venire si sarebbe dimesso dal proprio incarico di primo cittadino. (A e B, prima coincidenza; ndr). C) A quell’annuncio seguivano numerose consultazioni tra quel senatore ed un premier con valenze da condomino, non senza che un dubbio, da molti condiviso, serpeggiasse circa chi dettasse cosa e chi quella cosa la subisse; il tutto mentre un governo inciucio, espressione di una sinistra cavallo di troia della destra, continuava nella sua opera di distruzione del lavoro, dei diritti del lavoro e della economia delle famiglie. D) Le dimissioni effettive vengono date e diventano fatto concreto ad una settimana dal voto sulla nuova, squallida, anti democratica legge elettorale. (C e D, seconda coincidenza; ndr).

Nessun uomo di stato, quando non fosse proprio in punto di morte, si dimetterebbe in un momento così delicato se dietro il proprio gesto non ci fosse qualche motivo particolare (A, B) e/o se, quel suo fare, non fosse funzionale a qualcosa d’altro (C,D). Vediamo un po’ il quadro odierno. Per eleggere un nuovo presidente, condiviso o no che fosse, occorrono almeno cinquecento e poco più voti; questo numero, oggi come oggi, non si raggiunge facilmente giacché troppe sono le variabili a cui bisogna tener testa prima fra tutte quella quota trasversale di “franchi tiratori” a cui o fornisci prove certe di un guadagno materiale, oppure puoi star certo di girare a vuote per l’eternità.

Dunque, se chi si è dimesso fosse un Pertini, tutti penseremmo che non potendo ostacolare una legge iniqua non restava che l’estremo gesto per almeno offrire un ulteriore spazio di riflessione; ma la legge ANDRA’ votata prima della elezione del nuovo presidente e chi si è dimesso non è, con tutto il rispetto possibile, un PERTINI e quindi viene spontaneo chiedersi: 1) come giostreranno le differenze tra i berlusconiani, la destra, una finta sinistra e la sinistra Pd?; 2) quanta valenza hanno quei nomi che circolano? (Gesù!, tra questi anche Veltroni!); 3) Quanta libertà di essere ciò che la Costituzione prevede avrà chi sarà il figlio di una male assortita convergenza di interessi?; 4) non sarà questo l’atto finale prima di poter dichiarare fallita politicamente l’esistenza delle ultime vestigia di un partito di sinistra?; 5) Chi è, effettivamente, colui il quale è certamente quello che, a parte noi italiani, sa già essere il nuovo PRESIDENTE DI UN REGNO REPUBBLICANO?.

… Alice guarda i gatti
e i gatti girano nel sole
mentre il sole fa l'amore con la luna.
Il mendicante arabo ha qualcosa nel cappello
ma è convinto che sia un portafortuna ...

E VOI?