Allons Enfants … l’Italia chiamò! - di Francesco Briganti

01.10.2013 07:46

AI signori Procuratori della Repubblica del POPOLO
Premesso che:
a) Il debito pubblico italiano ammonta ad oltre 2.000.000.000.000 (duemilamiliardidieuro) pari a circa 40.000.000.000.000 (quarantamilamiliardidilire).
b) Abolire la rata dell’IMU ha significato privare le casse dello stato di circa 4.000.000.000 (quattromiliardidieuro) ed ulteriore danno economico sarà saltare anche la rata di dicembre per un aggravio complessivo al debito di 8.000.000.000 (ottomilamilionidieuro).
c) Questo aggravio del debito pubblico in qualche modo dovrà essere sanato nel brevissimo tempo e quindi occorrerà agire, in attesa che gli accordi internazionali, i risparmi e le altre favole si realizzino, LI’ DOVE I SOLDI SI TROVANO DI SICURO e cioè nei tagli ai servizi, nelle buste paga, su ulteriori accise o balzelli e scappatoie degli enti loccali.
d) Calcoli fatti portano alla conclusione che l’abolizione dell’IMU, spacciata per un favore reso ai ceti più deboli, qualora questi si vedessero avallare questa abolizione, è in realtà un favore ai ceti più alti in ragione del fatto del maggiore esborso da questi pagato
e) I ceti più alti non hanno buste paga su cui si possa agire, possono fare a meno dei servizi essenziali essendo autosufficienti economicamente, non si preoccupano delle accise, eludono e se ne ridono dei bisogni degli enti locali.
f) Lo stato ha una montagna di debiti verso l’impresa privata che non riesce a pagare per mancanza di liquidità, questo è un fatto ammesso da ognuno nonostante le reiterate promesse di pagamento e, dunque, se non si riesce a pagare i debiti preesistenti, è logico chiedersi come potrànno soddisfarsi i nuovi che si verranno a creare.
g) Rinviare l’aumento dell’iva a gennaio non significa che se ne sarebbe abolito la possibilità e che, comunque, tale rinvio comportava da subito ulteriori aumenti immediati del costo della vita.

Tutto ciò premesso il tribunale del popolo assiso in sessioni riunite, sentite le argomentazioni dei pagliacci, vagliate le stornellate dei cantastorie mediatici, assorbite le stronzate dei colpevoli dello sfacelo imperante, guardato negli occhi i colpevoli della rapina di stato, eseguita a mano armata equitalia e con destrezza organizzata nelle sale buie del potere costituito, analizzate le bubbole golpiste del sig. Berlusconi, prenda atto e, previa analisi approfondita del bisogno di ogni singola persona, delle condizioni economiche di ogni singolo nucleo familiare, della fame morale di un futuro inesistente e di quella fisica oramai dilagante a spasso sul cammino disperato che va dagli occhi agli stomaci dei figli,
ADOTTI
ogni e tutte quelle precauzioni necessarie a che questa vergogna nazionale racchiusa nello SFOTTO’ SISTEMATICO ordito a danno delle classi più deboli e miserevoli, nell’ IMPOVERIMENTO PROGRESSIVO del ceto medio, nel TARTASSAMENTO della piccola e media impresa, nel SOFFOCAMENTO di ogni bisogno essenziale, nella ROTTURA DI SCATOLE derivante dall’ascoltare questo cumulo di assassini morali induttori di suicidi e disperazioni definitive

DECIDENDO COSI’
una buona volta e per sempre di tagliare quel cordone ombelicale che sin qui ha mantenuto in vita quella pletora di sanguisughe infette e virulente, che rispondono al nome di onorevoli e senatori i quali nella continuazione della propria esistenza soddisfanno solo e soltanto un egoismo di casta ed un arricchimento personale e personalizzato coprendo, senza alcuna vergogna o resipiscenza, di ridicolo e di me..lma le loro stesse vittime sin qui, SIN QUI!, inermi ed indifese.
SI FA OBBLIGO
quindi, ad ogni singolo CITTADINO di PRENDERE FINALMENTE COSCIENZA di UNA SITUAZIONE INTOLLERABILE ED ASSOLUTAMENTE PERNICIOSA PER LA SUA STESSA ESISTENZA IN VITA di modo che possa razionalmente valutare come
1) Non ci siano motivi validi a che una scelta ragionata e tesa al cambiamento venga ancora rimandata
2) Non si possano più, in tempi così grami, accampare finti successi sulle ceneri di una ignavia imperante
3) Fare per evitare che nella formazione di un nuovo governo ci si fidi ancora di possibili maggioranze ballerine e/o orfane di un programma e di un progetto serio e fattibile tale da intervenire equamente sulla cittadinanza in funzione di una risoluzione definitiva del debito passando attraverso l’equazione sociale del “chi più ha più dia”
4) puntare in maniera chiara, precisa, definitiva ad un coalizione di quelle forze o di quei loro componenti che fossero seriamente decisi a rivoltare come un calzino questa malandata repubblica
SI AVVISA
Che qualora così non fosse, che ogni ulteriore successiva lamentela protesta ed accusa alla CASTA POLITICA, considerata nella sua interezza senza escludere né il nuovo né il vecchio, sarà poi considerata causa e soggetto di persecuzione ad personam con fustigazione immediata nella pubblica piazza e conseguenti sfondamenti deretanici da parte di quelli che potranno affermare, avendone approvazione corale:
NOI VI AVEVAMO AVVISATO!.