… allons enfants … - di Francesco Briganti

28.05.2015 07:36

L’onestà verso il proprio io, almeno quello, dovrebbe essere un dogma per tutti ed ognuno. Anche per il peggiore degli uomini, maschio o femmina che fosse, il “ conosci te stesso “ dovrebbe essere un dogma e quando questo fosse ogni azione, ogni azione, potremmo dire sarebbe vera, sicura ed unica responsabilità di colui che agisce.

La nostra società che ha fatto, dell’induzione mediatica, dello sfruttamento apicale degli umori basali, della situazione critica generalizzata, le motivazioni del potere in funzione del potere stesso e non della risoluzione dei problemi, e la genesi di una carriera politica, di fatto, altera quel dogma e, mascherandolo anche e sopra tutto al “IO” di ciascuno consente ogni vergogna possibile; così che “ogni gente” trova la possibilità di aggregarsi a quale che fosse iniziativa, gruppo, partito o movimento, prendendo da ognuno ciò che più conviene o indentifica, nel contempo tralasciandone l’insieme generale.

Ciascuno vede, in questo o in quello, la propria soluzione e non tiene più conto che quella stessa soluzione per gli altri suoi co-aderenti, al momento di una vittoria finalmente fattiva potrebbe non essere, ed anzi non sarà, probabilmente, quella efficace; nel frattempo, però, l’iniziativa, il gruppo, il partito o il movimento che fosse, cresce in un contesto che vede anche il pregresso contro cui si batte crescere a propria volta per difesa e reazione, constata il frammentarsi invidioso ed incapace di chi invece avesse la ratio del quadro generale, genera una spaccatura sempre più radicale tra i più forti tra i raggruppamenti trasversali, di fatto a da quel punto in poi, sempre più radicali ed in contrasto tra loro.

Se tutto questo si insidia su di un territorio politico nel quale vige una legge elettorale quale fosse scritta dal mitico giudice Linch, si avrebbe non il pericolo, ma la certezza che il vincitore di una elezione siffatta sarebbe il padrone assoluto, senza contraltare e/o controlli e contrappesi, di un paese; sarebbe, quindi e di fatto, un dittatore, quale che fosse la propri genesi, la propria salvifica volontà, la propria onestà di intenti e di traguardi da cui fosse partito.

E’ un fatto che l’ITALICUM, nuova legge elettorale, ha in sé ogni e tutti germi di questa ipotetica realtà ed altrettanto un fatto che chiunque si candidi, con questa legge vigente, non può onestamente affermare di non vederne i rischi e, dunque, accettandoli si rende complice di quello che sarà il risultato nella tanto, nemmeno malcelata speranza, di essere proprio lui l’usufruttuario ultimo.

Da tutto ciò parrebbe che l’auto escludersi dal partecipare, quindi l’astenersi dal voto, possa essere un segnale di civile protesta e di esaustiva condanna ad un sistema di tal fatta. Tale concezione è assolutamente sbagliata giacché, ed è BENE VALUTARE QUESTA POSSIBILITA’ ENUNCIATA PER ASSURDO, se andassero al voto solo “TRE GENTE” e DUE di queste VOTASSERO per lo stesso simbolo, la volontà di DUE GOVERNEREBBE, MEGLIO, COMANDEREBBE su 59.999.997 persone a costituire il popolo italiano e, IRONIA DELLA SORTE, avrebbe la possibilità, legittima, di MILLANTARE DI AVER AVUTO IL CONSENSO DEL 75% DEI VOTANTI.

Dunque, mai come questa volta, nel mentre è chiara TUTTA LA RESPONSABILITA’ DI OGNI SINGOLO CANDIDATO E DI OGNI SINGOLO RAGGRUPPAMENTO nell’essere complice di tal sistema, è, al contempo, ASSOLUTAMENTE NECESSARIO che quante più persone possibili sfruttino il proprio diritto al voto e diano il consenso o, ANNULLANDO LA SCHEDA, il proprio diniego a questa situazione incinta di una COSI’ FERALE CONSEGUENZA.

Come si vede, non v’è propaganda per alcuno in quanto sopra descritto o, se volete, anche solo raccontato, ma di sicuro c’è la denuncia, un “J’ACCUSE”, per la complicità manifesta e per la FAME DI POTERE, quale che ne fosse il fine, di ogni singolo candidato ed di OGNI SIMBOLO A RAPPRESENTARLO.

Quelli come me, pazzi, dissociati, vetero comunisti, incapaci di vedere le novità ed il cambiamento conseguente di uno società allo sfascio, oltre ad armarsi del coraggio necessario ad una denuncia e ad una propria personale guerriglia contro il sistema, a meno di armarsi e sparare, NON POSSONO FARE ALTRO; ma tutti quanti gli altri possono unirsi a quei "quellicomeme" o, senzienti e di fatto,

dichiararsi complici e vittime nello stesso tempo.