Armageddon - di Claudia Petrazzuolo

22.04.2013 07:27

Sessantamilioni di anni fa un grosso asteroide della grandezza stimata di circa dieci km colpiva la penisola dello Yucatan andando a creare un cratere di un centinaio di km di diametro generando, così, tutta una serie di concatenati eventi i quali portarono alla fine all’estinzione dei dinosauri e alla progressiva proliferazione dei mammiferi fino al trionfo dell’uomo su tutte le altre specie animali. Fenomeni di questo genere, ci dicono gli scienziati, si verificano con la terra come bersaglio galattico e statisticamente parlando, all’incirca ogni cento milioni di anni per cui, se non volessimo considerare il bolide celeste esploso nei cieli della Siberia nel secolo scorso, per almeno un’altra quarantina di milioni di anni non dovremmo avere paura circa una estinzione prematura del genere umano. Con la parola “ ARMAGEDDON” si indica, secondo il nuovo testamento, il luogo dove alla fine dei tempi ci sarà lo scontro finale tra tutti i re della Terra, istigati ed incitati da satana ed il DIO dei viventi, in sintesi la battaglia finale tra il BENE ed il MALE. Spesso tale parola la si trova in sinergia simbiotica con la parola APOCALISSE e con il concetto più esteso di “ GIUDIZIO FINALE “ o “ GIUDIZIO UNIVERSALE “. Molti, tra i profeti e gli scrittori, di fantascienza e non, hanno parlato ed ancora lo fanno quando si tratta questo argomento dei segni premonitori che ci faranno capire l’avvicinarsi della fine dei tempi.
Io sono “Gente di mare!”. Sono una persona abituata ad avere di fronte a sé una distesa azzurra che abitua l’occhio e la mente a guardare verso orizzonti fisicamente lontani e che è spesso spinta ad immaginare l’ “ ESSERE ed il DIVENIRE “ presenti, anche se invisibili, oltre quegli orizzonti: la cosa può essere un vantaggio perché abitua la mente a cercare oltre il visibile; perché dona modo di imparare a riconoscere come quel tal soffio di vento, quel tale gonfiarsi del mare, o quello strano incupirsi ad ovest, possano essere segnali, insieme o anche separati, di ciò che metereologicamente sta per accadere; ma essa cosa può, con altrettanta frequenza, essere un male perché, spesso, può dare adito alla noncuranza dei particolari avvenimenti viciniori così che agli stessi non si presta la dovuta attenzione finendo, poi, con lo scontrarsi con una realtà, che pur prevedibile, risulta invece e concretamente del tutto inaspettata.
In questo paese tutti hanno imparato a conoscere, purtroppo ed a proprie spese, i segni premonitori e viciniori che portano inequivocabilmente ad una Armageddon della situazione socio economica e tutti possono, solo che lo vogliano, vedere i prodromi della sciagura politica che desolatamente e inesorabilmente sta per scatenarsi su cieli di questa repubblica; TUTTI, quindi, POSSIAMO IMMAGINARE questo paese come il luogo ideale di una prossimo GIUDIZIO FINALE derivante dall’IMMINENTE BATTAGLIA tra il BENE ed il MALE. A questo punto però, la mia abitudine ad immaginare l’OLTRE ORIZZONTE mi spinge ad alcune considerazioni:
A) Intanto nello scontro prossimo ad avvenire io assolutamente non vedo tra i contendenti CHI POSSA IMPERSONARE IL BENE; e star qui a spiegare per l’ennesima volta quanto stupida sia la pretesa degli oppositori di Berlusconi (messo che sia lui il male) di configurarsi come il BENE stante la loro ignavia, la loro inefficacia, la loro litigiosità, è cosa stupida e ripetitiva.
B) Non vedo vincitori possibili tra questi contendenti, siano essi rappresentati da una pseudo destra o da una pseudo sinistra; il loro, comunque e vicendevole, legarsi ad un pseudo centro, li rende entrambi degli ibridi incapaci di una qualsiasi azione, decisa e risolutiva dei problemi, sia da una parte che dall’altra.
C) Vedo, e per finire, un cumulo di macerie sotto le quali potrebbero giacere come in tutte le guerre le solite messi di greggi di sfigati, sfruttati, e, paradossalmente, innocenti ed oneste vittime, comunque, pronte a rimettersi in fila dietro al solito, nuovo ma sempre vecchio, PROFETA di un avvenire millantato migliore.
D) Temo che queste greggi non sappiano cogliere in questi momenti il loro singolo e corale momento di gloria i cui segnali ci sono tutti e sono tali che se capiti ed assimilati possono trasformare delle greggi in BRANCHI DI LEONI di modo che l’APOCALISSE IN DIVENIRE rappresenti lo scontro finale e sia il GIUDIZIO UNIVERSALE tra TUTTO IL MALE DA UNA PARTE e TUTTO IL POPOLO DALL’ALTRA.
Aprite le vostre finestre, TRAETE UN GROSSO E PROFONDO RESPIRO e poi DECIDETE DA CHE PARTE STARE … una volta e per sempre!