... better to reign in Hell, than serve in Heaven ... - di Francesco Briganti

03.04.2016 11:46

Molti, io credo, hanno visto il film " L'avvocato del diavolo"; è un legal horror in cui si narra la vicenda di un giovane ed arrivista avvocato la cui bravura nei tribunali riesce nel far assolvere gli accusati, colpevoli o innocenti che fossero, in barba alla legge e sopra tutto a dispetto della giustizia.

La vicenda si dipana in un crescendo parossistico di furbizie legali frammiste ad una presenza demoniaca sempre più evidente e protagonista sino alla sorpresa finale.Un buon film; una trama scorrevole e mai scontata, degli ottimi attori: Keanu Reeves, Al Pacino ed una Charlize Theron splendida ed ammaliante come sempre.

Uno degli effetti del film che più colpiscono lo spettatore, in special modo quello un poco disattento o ancora non compreso nella trama, è quell'improvviso deformarsi del viso di alcuni dei protagonisti a trasformarsi, estemporaneamente, in mostri demoniaci dalle espressioni cupide e maligne quasi a succhiarti l'anima nel dire " ... io ti sto avvertendo, ma tu continua così che pasteggerò con la tua essenza ... ".

Stamani, come ogni domenica, ho fatto un lungo giro in macchina per le inter poderali, profumate, colorate, musicali e solitarie attorno al mio borgo per poi, tornando verso casa, fermarmi al bar che sostituisce quello della Tiziana la quale, dea del break fast, al settimo giorno, si riposa fottendosene del mondo.

Cappuccino e cornetti, pur ottimi, neppure rivaleggiano, però, con i miei abitudinari; ma tant'è e quindi ... !

Poco lontano da una discoteca, a quell'ora del mattino, questo locale diventa ritrovo degli ultimi a ritirarsi. Vi stupirebbe la concentrazione di persone in età non più adolescenziale, quando non addirittura avanzata, che vi si riscontra: ognuna di esse, maschi o femmina che fosse, fisicamente e manifestamente provata da borse sotto gli occhi, con un parlare più o meno biascicato, la capigliatura scomposta, un'andatura insicura, ed un abbigliamento sguaiato quando non addirittura ridicolo, non tanto in sé quanto in rapporto a chi lo indossa.

Ebbene, stamani, mentre in solitario e seduto nelle resede antistante, ne osservavo le espressioni, io ho avuto la netta sensazione che alcuni di quei visi, incrociandomi, si deformassero per assumere una lasciva, cupida, immorale, maligna e squallida maschera diabolica.

E' stato il correre di un attimo, ma ed al contempo è stato uno scatenare improvviso di sensazioni mnemoniche a ripresentarsi.

Ed allora ho rivisto l'espressione della maria elena a difendere il proprio padre accusato e nel mentre sorrideva al denis di turno, al silvio sodale, ad ognuna di quelle comparse che, diaboliche apparizioni, reggono il gioco a lei ed a quell'altro messo infernale che risponde in dialetto toscano, quando proprio non volesse far ridere il mondo, facendolo in inglese.

Quelle maschere terribili e cangianti si sono affastellate nella mia mente per quanto cercassi disperatamente di trovarne qualcuna angelica e salvatrice; ognuna di quelle a passare cominciava il proprio excursus mnemonico sorridente e rassicurante, affabulatrice e pacioso, quasi genitoriale o fraternamente amicale, per poi lampeggiare quel cangiare diabolico e sardonico di chi sottende alla conquista ed alla padronia della tua anima sapendo che se non c'è ancora riuscito sta, comunque, per farlo.

Mi è parso chiaro, in quell'istante, che, come nel film, siamo tutti figli di un demonio abbrutito per di più da una farisaica politica; ma a differenza di quanto succede in quella finzione cinematografica, in questa realtà, sembra proprio non esistere ...

nessun figlio a rinnegare quel cotanto perfido padre.