... brindiamo alla nostra ... - di Francesco Briganti
L'amore conta!. In questo nostro disastrato paese se c'è una cosa che non manca è l'amore, ma, forse, più dell'amore è una delle sue manifestazioni quella che maggiormente si appalesa: la passione!. Che sia per un esponente del sesso opposto o dello stesso sesso; che sia per uno sport o per una ideologia politica, la passione domina tutti gli aspetti del quotidiano.
E' questo sentimento che ci spinge alle cose più assurde pur di compiacere, soddisfare, render felice la persona amata; è per questo che un anziano signore si lega ad una poltrona ed in nome di un bene del paese non bene identificato resta al suo posto in barba a tutte le consuetudini costituzionali; ed è sempre per quel sentimento che un tipo arrivista, multiforme, capacitivo e resistivo, governa in perfetto accordo con un condannato definitivo, temporaneamente assolto da un altro reato, comunque persona non affidabile, viziosa, tendente alla corruzione diffusa ed al egoismo egocentrico ed esaustivo in ogni tipo di rapporto con qualsiasi cosa e con chiunque.
La passione è una gran cosa, scala le montagne, esplora gli abissi più profondi, supera gli ostacoli più aspri ed impervi, rende eroi o carnefici e per quanto dei primi questo popolo ne possa vantare a centinaia, dei secondi ne conta a milioni. Di questi ultimi la classe politica ne esprime, in modo esponenziale, una densità che fa invidia alla popolazione di Singapore o, per restare più vicini, a quella di Portici (Na) rispetto alla superficie disponibile.
Qualcuno mi accusa di avercela con Renzi e, comunque con il potere costituito; non ho nessuna difficoltà ad ammettere che è vero!. Ad un innato anarchismo io associo una disillusione perenne e continua di una speranza, nella realtà, abortita per chiunque nel momento stesso del suo concepimento.
Nella teoria siamo i migliori del mondo; la nostra carta costituzionale è la più coerente con i principi fondamentali dei diritti dell'uomo; è presa ad esempio da tutti quei paesi che, sbagliando, credono che una cosa scritta possa valere più di un puro e semplice uso e costume; basti pensare al popolo inglese che una vera e propria costituzione non l'ha mai avuta né ne sente il bisogno per capire quanto quel credere sia falso. Infatti in Gran Bretagna, ma anche nella maggior parte del resto del mondo, quando a sbagliare o anche ad essere solo sospettato di aver sbagliato è un potente della politica, questi si dimette, badate, non ne è costretto, si dimette spontaneamente; che sia per correttezza, auto stima, egoistico impegno a far valere la propria innocenza, non ha importanza; il dato è che si dimette e si rimette nelle mani della giustizia.
Certo, ingiustizie e anormalità esistono in ogni dove, ma elevate a sistema come succede in questo paese non si riscontrano in nessuna parte del mondo. Dunque, nel mentre che questo governo per bocca del suo presidente del consiglio afferma senza vergogna alcuna che " ... quand'anche Berlusconi fosse stato condannato la collaborazione con lo stesso sarebbe comunque continuata ..." non ci si dovrebbe lamentare del mio anarchismo e della mia ostilità verso questo potere costituito, ma ci si dovrebbe assumere la responsabilità di analizzare i risultati di una equazione i cui parametri fondativi vengono traditi e disattesi quotidianamente evitando cosi il
... o brindiamo a chi vuoi !.