C’è del marcio in Danimarca … - di Francesco Briganti

Rifuggo, di solito, dal linguaggio scurrile; evito, mi sforzo almeno, non essere offensivo nei confronti di alcuno; cerco, nel mio piccolo, di essere tollerante verso quale che sia manifestazione; faccio eccezione, e me ne vanto, per la stupidità del revanchismo fascista, per i nostalgici delle leggi raziali, per i fans di nazioni inesistenti, per le mafie in genere, e per i “furbi malitici”; questi ultimi sono quelli che credendosi superiori in realtà puzzano già da lontano e puzzano di merda. In questo disgraziato paese, ogni manifestazione della politica ha degli alti e dei bassi, si alternano, quindi, delle cime altissime di escrementi a valli profondissime di cloache massime, mantenendo una media al livello degli scarichi industriali più nocivi e perniciosi. Fatta salva la buona fede di pochi, pochissimi elementi, coloro che sono assisi tra camera e senato sono la peggior feccia del genere umano: un serial killer non avrebbe che da andarne a scuola tanta è l’abilità di questi personaggi nel delinquere e nel susseguente farla franca. Esagero?; chi sa, forse, ma se penso a chi si è dato fuco, a chi si è sparato, a chi guarda con le lacrime agli occhi un figlio a cui non può dar da magiare o al quale non riesce a garantire un normale corso di studio, o a chi è alle prese con la drammatica decisione di scegliere tra il buttarsi dal balcone o sotto un treno, perché equitalia, la geri la ert o ki, maledizione per loro li affama incurante di ogni cosa, allora posso affermare di essere anche ed ancora troppo moderato: questa gente merita da parte nostra di essere smerdata anche e solo per il fatto di esistere; noi, però,dobbiamo mettere in bilancio una subitanea e contemporanea doccia di letame, perché siamo noi ad averli eletti. Non c’è distinzione, non c’è soluzione di continuità, destra, sinistra, vecchio, nuovo e nuovisimo sono, alla resa dei conti, dei moltiplicatori inconcludenti. Non me ne frega nulla se sarò subissato da improperi o da accuse questi sono tempi in cui contano i fatti e FATTI NON NE HA COMPIUTI NESSUNO!. Con tutti i guai che ci sono in giro, le soffernze che affliggono le famiglie, le disavventure lavorative di 38 giovani su cento con una media di 14 italiani tra tutti senza lavoro, la cricca criminale del nano evasore e puttaniere alza la voce e chiede la grazia a sua maestà Giorgio I° il quale non grida ai quattro venti “ … vergognatevi figlidi …”, ma fa sapere con il suo aplomb da perfetto ex migliorista, ora istituzione per scelta di sacrificio e volontà debosciata di una classe politica inesistente e maleodorante che la grazia va chiesta secondo i canoni previsti e non da un indagato per mafia e da un collega in altezza del graziando; lasciando aperta una porta a questa disonorevole per noi, obbrobriosa per lui, schifosa per il mondo, possibilità. Ma voi capite a che punto di schifezza siamo arrivati? In questa cloaca massima che va dalle Alpi a Pantelleria?; e riuscite a comprendere quale sorta di lasciapassare sarebbe una concessione di grazia a Berlusconi?; no?, ma allora siete proprio di coccio. Ci sarebbe di augurarsela la grazia al nano: saremmo tutti liberi e giustificati nello smettere di pagare, perché se va bene per il puttaniere allora deve andare bene per ciascuno di noi. Detto questo, però, dato che proprio perché sprofondiamo sempre più nelle fogne, è altrettanto evidente che noi non saremmo graziati, ma prenderemmo il massimo delle pene possibili, accessorie e non; perciò è ora che ciascuno di noi si prepari, almeno quelli che hanno un briciolo di intelligenza, amor proprio e scorie di dignità perché se il nano becca la grazia o se il Pd non fa cadere, comunque, il governo, allora bisogna cominciare ad armarsi di zaini, tende e sacchi a pelo per dare corso a quella resistenza passiva ed a quella disobbedienza civile che non può più essere rimandata. Se Amleto fosse nato a Napoli la famosa interlocuzione sarebbe stata: “ … sient’ che puzz’ ‘e mmerd’ …! E poi sarebbe corso al capezzale di una morente democrazia!.