Caro amico ti scrivo - di Francesco Briganti

03.11.2015 14:12

Carissimo Riccardo Franchi,

ci conosciamo da tanto tempo e, per quanto non me ne vanti, avendo deciso di votare il meno peggio, sia intesa espressione riferita al politico e non alla persona, Tu sei Sindaco anche con il mio voto e con quello della mia famiglia, e lo sei per la seconda volta.

Ti scrivo, non in quanto amico, o conoscente se preferisci, ma in quanto cittadino che si rivolge al suo Sindaco, o se ancora preferisci, al politico, per di più esponente di un partito le cui origini erano comuniste; origini che essendo state rinnegate più volte e per bocca dei più disparati esponenti a cominciare da quel cavallo di troia che si identifica nel guelfoghibellino, adesso si sono perse nel vento della storia e nei fumi delle fandonie e delle promesse spacciate per rinnovamento.

Non voglio, però, con questa mia disquisire con te di massimi sistemi; il motivo che mi spinge, nel mentre che uno dei tanti governativi del pd spara fandonie in televisione, è molto più prosaico e vicino alle esigenze di cui un sindaco, che non sia " un semplice esecutore delle disposizioni romane" (sono parole Tue nel ns. ultimo incontro), dovrebbe occuparsi, se non altro in ossequio a quanto prevedono le leggi italiane.

Ho ricevuto, stamane, una raccomandata tra l'educato ed l'intimidatorio dalla sede legale, Via Garigliano Empoli 1, delle Acque s.p.a. che ci intima di pagare, entro venti giorni, una bolletta scaduta il cui importo è di 177,54 eu; altrimenti, le parole precise che riporto sono:

" ....saremo costretti , nostro malgrado, a dare corso alle procedure di sospensione del servizio senza ulteriore preavviso ... ".

Ora, noi pagheremo il dovuto com'è giusto che sia e, dunque, non è per questo che Ti scrivo. Lo faccio, e pubblicamente, per sottoporre alla Tua attenzione qualche considerazione:

a) L'acqua è un bene primario diritto dell'uomo e non esiste al mondo che in una società civile si privi qualcuno di un proprio diritto peraltro sancito dalla costituzione

b) ammesso e non concesso che ci sia qualcuno che, in difficoltà economiche, non abbia possibilità di provvedere al pagamento, che si fa?; lo si butta giù nella spazzatura degli infelici e gli si toglie anche l'acqua?.

c) questi signori di quell'ufficio legale hanno conoscenza della ns. Costituzione e del diritto civile italiano?

Giacché, vedi caro Riccardo, ho già avuto modo di inviarti più di una volta e più di una sentenza, comprese quelle della Cassazione, che decretano e senza ombra di dubbio che L'ACQUA E' UN BENE PRIMARIO E NON DEVE ESSERE SOSPESA. No "non può", ma NON DEVE!".

E sono sentenze perentorie, chiare, non opinabili o interpretabili ed alle quali OCCORRE OBBEDIRE COSI' COME SI PRETENDE PER OGNI LEGGE DI QUESTO STATO e fino a quando ognuna di esse non sia mutata a favore di questi o di quegli e non pare che in questo privilegio ricadano le società di servizio.

Credo sia pleonastico, ma se dovesse essere necessario, provvederò ad rinviar Ti ognuna di esse a cominciare da quelle del Lazio, è lì che si trova Roma nevvero?, a quelle della Sicilia, della Calabria e del Trentino,ma presumo Tu sappia di Tuo cercarle e dartene ragione.

Ma, vedi, Caro Riccardo, che Tu Te ne dia ragione o no, che Tu Ti faccia carico di renderne NOTIZIA UFFICIALE A CHI MOSTRA DI NON SAPERE, o peggio, DI FREGARSENE, resta il fatto che L'EROGAZIONE DELL'ACQUA NON SI DEVE SOSPENDERE e chi lo facesse sarebbe contro le disposizioni di legge in barba ad ogni CARTA DEI SERVIZI, ad OGNI ART.45 e ad OGNI ART. 3/D - COMMA 1 del regolamento della SUDDETTA CARTA.

Quindi, caro Riccardo franchi, sig. Sindaco di Uzzano, rientra nei Tuoi compiti di tutela dei cittadini del Comune da Te amministrato dire a quei signori che il loro comportamento rasenta la Violenza Privata reato previsto dal Codice Penale?:

« Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni.
La pena è aumentata se concorrono le condizioni prevedute dall'articolo 339. »
(art.610 C.P.)

... e se io, o qualsiasi altro cittadino di Uzzano o italiano, non fossi in condizione di pagare e per non farmi sospendere il servizio andassi a rubare, rapinassi qualcuno, truffassi o fossi, comunque ed in qualsiasi modo, disonesto, di chi sarebbe la colpa?: Della sede legale della Acque Spa?; della ACQUE Spa?; di questo STATO inflessibile quando ci fosse da avere, ma del tutto assente quando ci fosse da rendere o da attuare o tutelare diritti?, oppure .... di chi potendo provvedere non lo ha fatto?.

Pensaci Giacomino, pensaci .... .

Un saluto,
francesco briganti