... c'è tempo ... (I. Fossati) - di Francesco Briganti

28.04.2016 09:47

" Bisogna essere disciplinati, soprattutto quando la disciplina costa sacrificio e rinunzia. (dalla lettera di Matteo ai dissidenti ; Matteo 1,5).

Oggi non ci sono più italiani di ponente o di levante, del continente o delle isole: ci sono soltanto degli italiani; ognuno atteso alle proprie piccole egoistiche priorità ed a barcamenarsi in quello stato di sopravvivenza che per un numero sempre maggiore di essi diventa quotidianità frustrante e malefica.

Quello di cui sopra è uno di quei tanti insegnamenti che, inculcati nella mentalità generale e diffusi sin dalla più tenera età hanno, poi e ad oggi, contribuito a che nella socialità di una nazione i cittadini non riescano a vedersi se non come sudditi asserviti a questo o a quel capo da seguire o come impotenti esecutori dell'ordine costituito quale che esso fosse e quali che fossero le sue direttive ancorché sbagliate, affamanti o perverse esse si rivelassero.

" Date a Cesare quel che è di Cesare ed a Dio quel che è di Dio " era nelle parole del Cristo un chiaro monito alla laicità dello stato e non volle mai essere l'affermazione di una supremazia della religione, qualsiasi religione, nei confronti della politica di uno stato, qualsiasi stato; era, però, anche una dichiarazione di fiducia estrema nei confronti della volontà degli uomini, tutti gli uomini, a che sapessero scegliere ciò che era dell'uno e ciò che era dell'altro, ma e sopra tutto ciò che era giusto dare e ciò che giusto non era più.

Dunque ancora una volta e direttamente dalla voce di un uomo certamente erettosi alla grandezza di un dio e sulla cui figura e catechesi si è fondata una chiesa con miliardi di proseliti, si afferma la capacità autonoma di ciascuno di noi a saper discernere ciò che è giusto da ciò che giusto non è; se poi a tutto questo volessimo aggiungere ciò che da millenni afferma la Bibbia:

...
7) Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
8) Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
... (Ecclesiaste 3)

nonché quanto da per tutto si ritiene valido, persino nella dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti :

" ... Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità. ... "

allora diventa evidente che continuare a sottostare a ciò che si ritiene ingiusto, sbagliato per i più, disastrante per un paese non è solo miserabile complicità ...

ma è soggettiva manifesta prova di personale colpevolezza!.