... chi è causa del suo mal ... - di Francesco Briganti

07.06.2016 10:09

Al tempo delle primarie del Pd in cui fu consacrata con una massiccia partecipazione "centrodestrista" la santificazione di sanmatteodarignano, il qui presente idiota a scrivere, convinto di avere a che fare con persone intelligenti, suggeriva, verificare per credere, ai propri compagni, a quelli veri, a quelli che non si erano mai pentiti di essere comunisti o socialisti veri, di accorrere in massa a quelle votazioni per due semplici, intuibili, interessati motivi:

a) annacquare con un voto rosso vivo il biancospino di un cavallo di legno ad insediarsi nelle mura troiane;

b) contribuire così a contarsi per dare un segnale a quella parte del pd che ancora riteneva di essere di sinistra.

Ne raccolsi sberleffi ed insulti ognuno dei quali stigmatizzato da giustificazioni quali: " mai col pd", "non butterò due euro", " la sinistra è un altra cosa" eccetera eccetera. Non riuscii, evidentemente a spiegarmi ed a far capire che, male che fosse andata, una forte partecipazione di sinistra ancorché specificatamente estranea al Pd, avrebbe mitigato l'influenza del putto gigliato in sede di indirizzo futuro e, sopra tutto, avrebbe cambiato il futuro: è evidente, visto l'oggi, che rimarcare quell'errore serve a poco!.

Perché, allora, riparlarne ora?; semplice risposta: perché da quel saccente inutile quale riconosco di essere io, e da queste righe, ora ed a futura memoria sino, in prospettiva del referendum di ottobre, mi permetto di suggerire un comportamento che sintetizzo così:

TUTTI I COMPAGNI, quale che sia l'indirizzo, la residenza ideologica, la provenienza di ognuno, DOVREBBERO VOTARE IN MASSA PER OGNI CANDIDATO CHE SI TROVASSE AL BALLOTTAGGIO IN OPPOSIZIONE A QUELLO DEL PD.

Anche se quel candidato fosse fascista, anche se fosse leghista, anche se fosse l'ultima merda scaricata da quella cloaca massima che è la politica italiana.

Se i miei compagni, quelli con il pugno chiuso, quelli che non scioperano ad orario d'ufficio, quelli che si rendono conto che una lotta per la democrazia è una cosa seria, quelli che comprendessero che in attesa di vincere una guerra riportare ripetuti successi di guerriglia è altrettanto importante, volessero per una volta nella vita riflettere su questa possibile, ragionata, prospettica, espressione di voto, capirebbero istintivamente che ogni vulnus arrecato alla credibilità ed al potere di questo ducetto da trenta denari ne indebolisce la sicumera e ne mina la durata:

Allo stesso tempo, tali espressioni di voto, frastaglierebbero il campo dei vincitori ed allora si verificherebbe che in alternativa all'infimo padre dell'Arno, ogni successo così ottenuto, genererebbe una situazione tale, diffusa sul territorio nazionale, che non potrebbe essere vanto per nessuno dei vincitori parvenus e sancirebbe il volere di un popolo finalmente capace di farsi sentire e valere.

E sia detto chiaramente, tale invito, vale a sinistra come a destra!.

La politica nazionale diverrebbe, così, un qualcosa da ridiscutere da capo ed ex novo e, forse, ad essa si riappassionerebbe quella quota di disillusi che ha schifato, astenendosi, un intero paese.

Molti dalle pagine di questo social sono sempre lì a chiedersi: " .. ma io da solo cosa posso fare ... ?"; ebbene, ecco cosa ciascuno di voi potrebbe fare: votare contro colui che sta uccidendo la libertà di ognuno di NOI; giacché, ricordatevelo sempre, la legittima difesa è ammessa anche dal codice penale ...

e piangere sé stessi non serve ad una beneamata cippa!.