... cloaca massima ... - di Francesco Briganti

15.02.2016 10:33

" Per economia – dal greco οἶκος (oikos), "casa" inteso anche come "beni di famiglia", e νόμος (nomos), "norma" o "legge" – si intende sia l'organizzazione dell'utilizzo di risorse scarse (limitate o finite) quando attuata al fine di soddisfare al meglio bisogni individuali o collettivi, sia un sistema di interazioni che garantisce un tale tipo di organizzazione, sistema detto anche sistema economico. ...

La finanza è la disciplina economica che studia i processi e le scelte di investimento e finanziamento, soffermando l'analisi sul lato prettamente tecnico, cioè pricing, hedging e valutazione delle attività oggetto dell'investimento o finanziamento. ... " (wikipedia; ndr)

Come si evince dalle due definizioni di cui sopra economia e finanza sono due aspetti della società completamente diversi: la prima ha molteplici applicazioni e cura ANCHE aspetti di natura generale ed interessi collettivi, la seconda ha esclusivamente obiettivi di natura privata fossero di singoli individui o di gruppi compositi e/o variamente in sinergia tra di loro.

Questa unione europea, il cui unico legame comune è una moneta sovranazionale che lungi dall'essere un benefit per tutti si è rivelata essere un incaprettamento per alcuni, è palesemente schiava della finanza e degli interessi privati degli investitori, stati o consorzi che fossero.

Non mi interessa, anche perché non ne so abbastanza, indicare colpevoli specifici e/o fare nomi di banchieri o persone; quello che è visibile, a me come a tutti, è il fatto che si spaccia come obbligo verso i mercati l'inseguire un impoverimento generale atteso alla salvaguardia di un credito che alcuni hanno da altri, innescando una competizione tra stati, tutti più o meno indebitati, i cui pagherò, cambiali a scadenza, comportano guadagni variabili in funzione di una supposta affidabilità, diretta dipendenza di criteri dalla finanza stessa stabiliti .

L'Italia ha un proprio debito, verso quei famosi terzi, altissimo: oltre 2.100 miliardi con una sperequazione rispetto al prodotto interno lordo pari a circa il 130%, cioè, e detto grossolanamente, noi spendiamo circa il trenta percento in più di quello che dovremmo innescando così una spirale malefica dalla quale sarà, e sempre più, impossibile uscire se non introducendo una riduzione massiccia delle spese a trecento sessanta gradi ed una feroce auto inflitta serie di rinunce e sacrifici.

Il servilismo squallido dei governanti degli ultimi quindici sedici anni, e che nessuno si senta escluso, ha preferito colpire in maniera discriminante e settaria, la società civile ed in particolar modo il lavoro, le pensioni, l'occupazione giovanile, la sanità e l'istruzione, in un contesto generale che già le vedeva sofferenti e malamente supportate.Sono state ignorate completamente, chi sa in funzione di quali interessi finanziari, l'evasione e l'elusione fiscale, le spese militari, la corruzione e la criminalità, variamente finanziaria e non, le spese della politica, quei consolidati privilegi che, una volta acquisiti, sono dagli stessi privilegiati, a qualsiasi grado intesi, difesi a spada tratta.

E' di queste ore la ribellione in atto in Grecia dove la situazione, sottaciuta dalla quasi totalità dei media, è al confine della guerra civile, mentre in questopaese ancora ci si intrattiene in un coro di lamentele inutili nel mentre stesso che il precipizio è già divenuto un baratro.

Non so se la cessione alla Francia di qualche decina di miglia quadrate di mare italiano rispecchi una logica finanziaria e non so nemmeno se pagare ai galletti di oltralpe un riscatto per un peschereccio finito a propria insaputa in acque divenute francesi, sia un atto dovuto o l'ennesimo gesto di sudditanza vigliacca e ignave, quello che so è che, per tutta questa situazione italiana, facciamo schifo come governi per conseguenza, ma come popolo per causa prima.

Certo, avrei potuto scrivere semplicemente e copiando il poeta: " “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincie ma bordello!” ; ma poi, VOI e da quei versi, avreste capito che ...

a puzzare di merda siamo tutti NOI?.