… come l’onda in mezzo al mar … - di Francesco Briganti

17.04.2015 10:02

Lo scrivo da sempre, ma lo ripeterò qui a scanso di equivoci, malintesi, facili battute da parte di chi legge solo per poter commentare con della cazzate auto soddisfacenti, forse, ma inutili certamente: NON STIMO IL PD, non lo voto e della sua sorte non me ne potrebbe fregare di meno.

Fatta questa premessa posso ritornare a parlare del comportamento del bamboccio fiorentino e dei renziani suoi accoliti. Riaffermato che non sono altro che la caricatura in chiave sinistra del berlusconismo e delle sue “ministre” dove per sinistra si intenda il significato di bieco, malevolo, torbido e non quello di parte politica, occorre dire che la minoranza di quel partito deve interrogarsi seriamente sul perché il piccolo figlio del piccolo padre arcoriano si lanci sempre più spregiudicatamente in comportamenti di rottura e di estremizzazione di una leadership rubata e non legittimata da un voto nazional-politico.

Mi sembra evidente che una rottura nel Pd porterebbe quel partito alle stesse identiche condizioni in cui versa la destra oggi: ci sarebbe ancora e di più una frammentazione anche di quella pseudo sinistra che è il Pd ed i giochi elettorali che vedono adesso il centro destra messo alle corde si riaprirebbero alla grande al punto da non poter escludere una resurrezione dello stesso nano della bovisa ed una sua ennesima vittoria sul filo di lana.

Non bisogna mai dimenticare che “questopaese” e le sue genti sono fondamentalmente e geneticamente vigliacchi, succubi e masochisti !.

Dunque per il bene stesso della sinistra, quella vera ed a meno di una crescita seria e responsabile del popolo vero di sinistra che si dichiarasse apertamente per una coalizione di forze, una UNIONS e cominciasse seriamente a lottare da popolo della sinistra, la minoranza del Pd NON DEVE DARE CORSO AD UNA SCISSIONE. Farlo significherebbe dare campo libero a quel cavallo di troia che risponde al nome di Matteo ed alla sua politica di distruzione di una storia prima ancora di una distruzione sociale quale quella che sta mettendo in atto.

I comportamenti di quella minoranza perciò devono tutti essere concentrati in una lotta dura, ma dall’interno del partito, agendo da forze partigiane e da guerriglieri all’interno del parlamento nel boicottare esplicitamente tutti quei provvedimenti che sono in antitesi con quella che è l’idea genetica della sinistra e sino a provocare una responsabile caduta del governo nel non approvare l’italicum o qualsiasi altra legge su cui viene posta la fiducia.

Ricordiamoci sempre che se cade il governo in assenza di una nuova legge elettorale, in caso di ritorno al voto lo si fa con il Mattarellum che non sarà la pancea di tutti i mali, ma di certo è il meglio ad esistere allo stato delle cose.

Il gioco renziano è oramai spudoratamente di carattere centrista per non dire che è apertamente di destra; ogni suo atteggiamento, anche a tacere dei provvedimenti presi, lo dichiara e dimostra; in più e di più Renzi si rende, ad ogni giorno che passa, sempre più responsabile di un disamore crescente verso le idee stesse di lealtà ed onestà intellettuali nonché verso la politica, anche quella con la p maiuscola, facendosi gioco degli alleati, sempre mutevoli, delle promesse, mai mantenute, dei programmi sempre riadattati, delle esigenze e dei bisogni del popolo, comunque disattesi o ignorati.

Se si comprende questo allora diventa ancora più urgente, allo stato delle cose, ricorrere a quella federazione, per ora extra parlamentare, di tutte le altre componenti della sinistra vera; quella federazione che non deve più mostrare al esterno divisioni o distinguo per quanti ce ne fossero al interno e che deve finalmente cominciare ad essere quello che geneticamente è: una forza di lotta e di conquista e tutela dei diritti dei più deboli e della democrazia in generale.

Per fare questo e per ottenere questo non è necessario essere forza di governo, ma è necessaria una consapevolezza del proprio ruolo ed una ambizione altruistica e di servizio che nei soggetivismi e nelle idiosincrasie reciproche non avrà mai la gioia di un vagito. Il resto …

solo uno starnazzare di oche in una aia miserabile e sporca!.