... come together ... - di Francesco Briganti

09.03.2016 10:06

Quando una persona come Renzi riesce a spacciarsi per uomo di sinistra e questo viene accettato dalla stragrande maggioranza dei politici e, peggio mi sento, da quella dei suoi connazionali, allora è proprio il caso di dire che il termine sinistra ha perso, nell'accezione comune, ogni suo significato.

Quando esponenti di destra trovano normale pagare delle persone affinché esprimano un voto verso un candidato a sindaco, avverso nella logica politica ed in teoria di provenienza opposta ai propri ideali, significa che la messa in onda di primarie così concepite, non ha alcun valore probatorio.

Quando una minoranza di partito non solo non è tenuta in alcun conto, non solo non si decide ad uscire apertamente allo scoperto per adire una battaglia politica, netta e chiara sia pure solo all'interno di quel partito, allora diventa evidente come quel partito non solo in realtà non esiste, ma è solo una copertura per giochi ed interessi politici che con la politica non hanno più alcun nesso trasparente.

Quando a capo di un partito non più partito c'è un segretario eletto con primarie più o meno di quel tipo, per di più divenuto presidente del consiglio sull'onda di manovre sotto banco e senza essere stato eletto da una consultazione popolare, il quale si adoperi per cambiare la Costituzione in modo tale da rendere permanenti e legittime tutte quelle modifiche che consentano a Lui, o ad un suo eventuale diverso successore, di potersi considerare, comunque, una sorta di Comandante in capo di ogni cosa, allora vuol dire che il traguardo di un regime per il regime è molto più vicino di quanto chiunque possa temere.

Quando a correre alla carica di sindaco di una città come Roma si assiste, in realtà, ad una gara a perdere ed il. comunque eletto, vincitore è, nella migliore delle ipotesi, un esponente non condiviso dal proprio partito o, peggio ancora, una illustre sconosciuta, giovane di anni e di esperienze politiche, quand'anche fosse piena di entusiasmo e di verginità, ammesse e non concesse, incontestabili, allora vorrebbe dire che i giochi sono fatti e si attende solo il tuono a precedere il fulmine rivelatore.

Questopaese avrebbe, al tempo delle primavere africane, potuto da esse prendere esempio e mobilitarsi verso un cambiamento atteso ad una trasformazione nel senso del popolare e non del populistico. Avrebbe, in virtù di assenze di concezioni integraliste e fondamentaliste, potuto riuscire in una salvaguardia delle categorie più bistrattate e sfruttate, magari prendendo ad esempio e ricercando un Dubcek italiano o un Walesa "de noantri" a guidarlo su quelle strade della rinascita e della evoluzione sociale; ha trovato, invece esponenti del tutto identificabili, comunque, adattatisi al peggio delle pieghe di un sistema. Per quanto e nonostante, ve ne siano ad essi associati esponenti, in gamba e totalmente in buona fede, costoro vedranno la loro eventuale opera, però, giocoforza, sotto posta alle forche caudine di un duunvirato che sempre più si mostra calmiere e pedissequo all'andazzo generale.

Qualcuno mi consiglia di lasciar perdere, mi chiede di continuo chi me lo faccia fare, mi suggerisce di scrivere piuttosto di racconti o di poesia, sollecitando il mio orgoglio personale con lodi al mio presupposto saperlo fare ed io a volte mi chiedo ...

hai visto mai che avesse ragione?.