… come Vossia comanda … - di Francesco Briganti

17.10.2013 07:25

Sud Italia. Il piccolo promontorio ad ovest della bai si inoltrava nel mare per un centinaio di metri, al suo apice una ripida scalinata scendeva sino al mare tra macchie di rosmarino e qualche isolato pino marino, appeso più che radicato, lungo i suoi pendii irti e scoscesi sulla stretta spiaggia di rena bianca e sugli scogli a far da corona al naturale ergersi delle pareti a strapiombo. Il sole al tramonto allungava le ombre sui due uomini che, fuori da una splendida villa quasi holliwoodiana, sembravano immersi in riflessioni profonde tra un sorseggiare e l’altro di una bibita ambrata. Il riverbero marino colpiva le palpebre dell’uno e dell’altro nel mentre che il rosso serale pian piano si spegneva all’orizzonte perduto verso quel continente mira, preda e vittima di ogni losco sentire. “ … Turi … “ disse il più giovane all’altro con il tono del comando e di chi non ammette contrasti “ … di riffa o di raffa i politici sono tutti sotto controllo; adesso il pericolo e la gente …, le persone sono stanche e questo popolo sta diventando pericoloso … se vogliamo stare tranquilli adesso è quello che dobbiamo controllare … “. L’uomo più anziano portò alla bocca ancora una volta il bicchiere e “ … hai ragione Matteo …” rispose come parlasse di un fatto scontato e con il tono del secondo ad un primo riconosciuto tale “ … è da tempo che ci stiamo lavorando … provvederemo a che qualcuno convogli su di sé le forme di protesta più accese … con questo nuovo aiuto, il lavoro sarà completo!”. Il sole terminò la sua corsa lasciando i due a fissare l’orizzonte di minuto in minuto sempre più scuro e greve sul domani in divenire. Camminavo nella nebbia stamattina, l’alba ancora lontana e l’umido a determinare una coperta di goccioline sulle auto in attesa di persone al tran tran quotidiano. Qualche brivido a correre lungo la schiena ed il silenzio ovattato a cullare i miei pensieri. “ Come può succedere” mi dicevo “ che le cose, quegli atteggiamenti, quelle risoluzioni pratiche e fortuite anche se vogliamo che capitano e che a tutti sembrano logiche opportunità da cogliere per far saltare un banco di bari, in politica non vengo colte al volo e sfruttate?. Come mai, in questo paese, l’ovvio ed il naturale non è mai la via principale ad essere seguita?. “ ed è così che mentre oltrepassavo il cancelletto di casa, improvviso, nella mia mente, è esploso un dubbio: “ … E SE? …”. Lasciatemi dire che io sono un malfidato; sono una persona che nei suoi trascorsi nell’esercito è stata abituata alla dietrologia, al sospetto, a guardarmi intorno affinché l’imprevedibile e l’improvviso cessassero di essere tali per divenire possibile e previsto e, comunque, non facessero danni irreparabili e, quindi, la mia testa non segue ragionamenti normali. Perciò …: chi avrebbe previsto tanti anni fa che uno chansonnier da crociera, sia pure benestante ed anzi proprio per questo, amante di cavalli e stallieri sarebbe divenuto in poco tempo uno dei più ricchi uomini al mondo e addirittura primo ministro di una nazione tra le otto, bei tempi andati, più importanti al mondo?: NESSUNO!. E, chi avrebbe previsto solo pochi giorni fa, che quelli che Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano ha definito CLOSTER Giudici, avrebbero emesso una sentenza le cui prime OTTOCENTOCINQUANTA pagine si occupano di distruggere gli elementi di altri processi piuttosto che spiegare i perché di una assoluzione?. Ed infine, chi solo pochi anni fa avrebbe previsto che un comico, bravo e ricco di suo, sarebbe diventato il fulcro guida e CALMIERE ad un tempo di una rabbia popolare giusta, giustificata e altrimenti. Probabilmente, salvifica?: Ma, sopra ogni altra considerazione, CHI avrebbe previsto che, avendone la possibilità, tal comico, NON AVREBBE SFRUTTATO LA POSSIBILITA’ di rivoltare questo paese come un calzino?. In entrambi questi ultimi casi: NESSUNO!. Ed allora, fatte salve le coincidenze teatrali e performanti, ma guarda un po’!, sempre possibili, premesso che amo i romanzi gialli e la fantascienza e che in democrazia e nel libero pensiero il DUBBIO E’ SOVRANO, E ANCORA fatta salva l’onestà e la buona fede di ognuno e di ciascuno fino a prova contraria certa, chi mi impedisce ogni supposizione possibile?. Questo di certo farà arrabbiare i fedelissimi e gli integralisti cultori del pensiero unico e mi attirerà altre frecciate di quegli stupidi privi di fantasia, senso critico e dello Humor necessario, ma quando l’impossibile diventa l’unica spiegazione possibile, allora, farci un pensierino, di certo, MALE NON PUO’ FARE.