… compagni … - di Francesco Briganti

01.05.2015 08:44

Otto milioni quattro centomila!. No, ancora un attimo!.

Ieri, vigilia della festa del primo maggio, ricorrenza sancita dall’articolo 1 della nostra Costituzione, il parlamento di questa repubblica, sarà un caso la scelta della data?, ha reso legge una disposizione elettorale costruita ad arte per dare al paese la legalizzazione ad una dittatura di fatto. Non è una ipotesi di scuola e non lo è in riferimento al governo in carica giacché la stupidità di questi governanti, molto più burattini che burattinai, è tale che diventa addirittura autolesionistica. Per chi non avesse capito, o non avesse ben chiare le modifiche che questa legge apporta alla nostra ex democrazia, andiamo ad elencarne alcuni aspetti:

a) Innanzitutto questa legge è scritta solo per la camera dando per scontata l’abolizione del senato; cosa questa che è del tutto in fieri e dunque sancendo una disparità palese in caso di elezioni;

b) Il secondo assurdo istituzionale consta del fatto che il voto degli elettori non conterà un bel niente in quanto ci sono liste bloccate di candidati capolista; questi ultimi hanno, così, una possibilità dieci volte maggiore per il numero delle circoscrizioni in cui possono candidarsi; in uno qualsiasi dei collegi potrebbe risultare perciò eletto, per scelta del candidato, un perfetto sconosciuto al collegio.

c) Per il punto b, risulterebbero bloccati anche i secondi in lista che succederebbero al capolista, quando questi, essendo eletto in più collegi, ne scegliesse uno preferendolo ad un altro.

d) La libertà di scelta da parte degli elettori è puramente fittizia considerato il fatto che occorre avere almeno un risultato pari al 20% dei votanti per cominciare ad eleggere per scelta anziché in funzione delle liste bloccate.

e) La legge prevede che ci sia possibilità di coalizione fra più liste le quali possono ambire al parlamento essendo stabilita una soglia di sbarramento del tre per cento, ma prevede anche un premio al partito maggioritario escludendo da questo premio le altre liste della coalizione; dunque si creano coalizioni raccogli voto solo per dare al partito maggiore la possibilità di diventare il padrone di tutti i voti raccolti una volta che si arrivasse a quel 40% utile per avere il premio di maggioranza.

f) Quando questo non dovesse succedere si procederà ad un ballottaggio tra i due partiti Alfa e Beta che avessero raccolto i maggiori consensi. Non sono previsti ed anzi sono esclusi a priori apparentamenti e dunque potrebbe capitare al ballottaggio che gli elettori, schifati dal risultato, disertino il secondo turno e che a votare vadano soltanto in TRE; a quel punto un partito del venti per cento o anche meno, ricevendo DUE voti di quei tre, diviene depositario del 55 per cento dei seggi in parlamento con un premio di maggioranza non più del 15%, cosa di per sé già abnorme, ma del 35% o anche maggiore: dunque due voti su tre basterebbero a comandare sul restante 99,99 % degli italiani.

g) Una dittatura matematica, senza controlli, senza contrappesi, senza nessuna possibilità di essere abbattuta.

h) In funzione del punto g (eh sì è proprio il caso di goderne) il parlamento così formato nominerà tra i suoi: i membri della consulta, il presidente della repubblica, i componenti in quota parte del consiglio superiore della magistratura, la corte dei conti, il consiglio d’amministrazione della rai ed alla via così per ogni decisione da quel balcone di piazza Venezia.

i) L’uomo è una bestia feroce: a Voi credere che un presidente del consiglio così figlio di questa legge sceglierà per la cosa comune i componenti del proprio governo tra le tante Suor Teresa di Calcutta ed i tanti Padre Pio italiani e non tra le innumerevoli Minetti e gli innumerevoli Tarantino altrettanto presenti in “questopaese”.

Ma basta!.

Era doveroso in questo primo comunicato, di uno dei tanti COMITATI DI LIBERAZIONE NAZIONALE che nasceranno in questo disgraziato paese, rendere un cenno del perché della sua nascita; avendolo reso, io mi rivolgo a quegli otto milioni quattrocento mila di cui sopra. Quello è il numero dei disoccupati italiani (13,4% della popolazione) ed a loro dico che se anche solo l’un per cento di loro deciderà di riprendersi la propria dignità e deciderà di impegnarsi per i propri diritti questo nuovo fascismo avrà vita breve e segnata.

Non dimentico ognuno e tutti tra gli abusati, gli oppressi dal bisogno, gli esodati, i pensionati e chiunque altro abbia a pieno titolo voglia difendere il suo paese, la propria Patria, il proprio diritto ad una vita serena e libera; vita propedeutica se non della felicità almeno di quella normalità comune al resto d’Europa. Ciascuno di questi potrà trovare il proprio modo ad una lotta senza quartiere e senza remore sapendo che il non aver ancora perso qualcosa non significa che quel qualcosa non verrà perso già da domani.

Lo ieri insegna che l’azione dei governi è sempre mirata a colpire i più deboli ed è delle ultime ore un nuovo buco di bilancio di 5 miliardi di euro; bene, coloro che son convinti di non esserne colpiti restino pure a guardare, agli altri decidere se soccombere ancora o accodarsi ai BASTA! Sempre più numerosi.

Siamo in tanti e l’ora è giunta; come nelle scuole si distinguerà tra i buoni ed i cattivi e da che mondo è mondo, i cattivi, è cosa nota …

finiscono appesi a testa in giù!.