Condominio Italia - di Gino Gatto

16.07.2013 13:27

L'Italia, culla di civiltà viene additata come bolgia dantesca da aggiungere alla “Divina” opera; la politica nelle ultime ore ci sta proponendo il peggio del peggio, che peggio non si può (fatte salve nuove gestazioni dell'immaginario politico).

Nell'ultimo ventennio ci hanno servito i peggiori piatti del vivere in una società civile, un menù che prevede bassezze di ogni genere, ordine e grado.

Si va dal voto di scambio, alla corruzione, alla concussione, all'appropriazione indebita, al vilipendio istituzionale; ci avevano risparmiato il razzismo. Il politico Calderoli che al momento attuale ricopre la carica di vice presidente della Camera dei Deputati ha utilizzato un paragone a dir poco sconveniente nei confronti del Ministro dell'integrazione Cécile Kashetu Kyenge, ha volutamente paragonarla all'orango (peraltro un umanoide, che sta un gradino sotto alla razza umana) per il colore del mantello assonante al colore della pelle del Ministro. Frase intollerabile, ma ancor più sconveniente ed inaccettabile se viene proferita da una carica istituzionale (anche se “vice”) nei confronti di un Ministro della Repubblica.

Certo il Calderoli non è nuovo a far parlare di se per le trovate a dir poco “stravaganti”, nel recente passato ha rivolto le sue attenzioni alla Moschea di Bologna organizzando il “Maiale day”; è bene citare anche ciò che di buono è riuscito a partorire, anche se sempre di “Porcellum” si tratta; infatti la legge n°270 del 21 dicembre 2005 è il frutto di una sua gestazione (non stiamo a disquisire se durata 112 giorni o 266).

Ciò che mi fa accapponare la pelle sono le dichiarazioni del deputato Serenella Fucksia, che quasi trasecolata chiede cosa ci sia di tanto scandaloso nella frase proferita dal suo collega, rimango basito perchè la Fucksia è una donna, perchè schierata nel Movimento 5 Stelle.

L'occorso è stato commentato da tutti gli schieramenti politici come dai singoli, con risvolti più o meno coloriti; spiccano il vice segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che noncurante della carica istituzionale proferisce: “...Napolitano è meglio se taci!”. Qualcuno dei verdi padani ha espresso il suo parere dissociandosi dal Calderoli, ma lo hanno fatto rientrare nei ranghi; unica voce fuori dal coro il sindaco di Verona Flavio Tosi che ha espressamente auspicato il passo indietro del vice presidente; non ci è dato sapere se Flavio Tosi sia stato oggetto di pressioni che chiedono di rivedere la sua posizione in merito.

La verità è che difronte all'opinione pubblica internazionale abbiamo fatto ancora una volta una figura “barbina”, altro che culla di civiltà i palazzi del potere sono simili alle riunioni di condomino tra incivili.