… CONTAGIO … - di Francesco Briganti

21.09.2013 07:02

La schizofrenìa (IPA: pronuncia tradizionale [skiʣʣofreˈnia][1]; pronuncia moderna [skiʦʦofreˈnia]) è una malattia psichiatrica caratterizzata, secondo le convenzioni scientifiche, dalla persistenza di sintomi di alterazione del pensiero, del comportamento e dell'affettività, da un decorso superiore ai sei mesi (tendenzialmente cronica o recidivante), con forte disadattamento della persona ovvero una gravità tale da limitare le normali attività di vita della persona. Il termine(…) deriva dal greco σχίζω (schizo, diviso) e φρεν (phren, cervello), 'mente divisa'. (…) . Nonostante l'etimologia del termine, la schizofrenia non implica di per sé alcuna "doppia personalità" o "disturbo di personalità multipla", una condizione con la quale viene però spesso erroneamente confusa nella percezione comune e presente invece in alcune sindromi dissociative. Piuttosto, il termine significa "suddivisione delle funzioni mentali" a causa della presentazione sintomatica della malattia. (…). Wikipedia. Chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere e ancora chiacchiere!. Parole a volontà, a cascata, ognuna e tutte per definire questa o quella questione, questo o quel fatto, quella sacra o quell’altra sacra ed opposta verità. Un gioco al massacro fatto di parole alcune delle quali, racchiuse in contesti assurdi e fantascientifici, feriscono alla verifica dei fatti quanto e più di una spada; altre che uccidono l’anima ed il corpo in una lenta agonia fatta di assuefazioni a dosi sempre maggiori di veleni verbali; altre ancora a sopire, ipnotizzare e quindi nascondere concetti, cose e fatti che altrimenti da soli sarebbero sufficienti a legalizzare la più eversiva delle rivolte singole e popolari; altre, infine, fonte di vana speranza per quelle menti ingenue, disinformate o fiduciose nella onestà altrui che i attaccano ad ogni appiglio anche il più evidentemente appuntito e incerto pur di non soccombere alla deficiente loro realta personale. Parole e chiacchiere come virus debilitanti, come batteri infettivi che si spargono senza controllo e freni attaccando i gagli nevralgici del corpo nazione fino a debilitarne e poi a distruggerne le funzioni. Patologie che colpiscono i cervelli pensanti dei cittadini, delle istituzioni, delle eccellenze che dovrebbero porsi a maestri e guide di un popolo; il quale, invece, continuamente si vede sballottato tra soluzioni pericolose e distruttive la propria singola condizione frammiste a elegiache esternazioni di equidistanza tra i buoni ed i cattivi rendendo così, a lungo andare, impossibile più capire chi siano gli uni e chi siano gli altri. Urla di dolore lanciate con sofferenza degna di miglior causa a fronte del recondito pensiero teso a nascondere le proprie nefandezze, le proprie scempiaggini, le proprie meschinità. Chi ha mai sentito la Daniela nazionale (santa de che?) dolersi per le condizioni dei minatori del sulcis?. Da quanto tempo non sentite sua Maestà Giorgio primo da Napoli lanciarsi in affermazioni, sia pure cerchiobottiste, nei confronti dell’Iliva di Taranto e di quei tanti cittadini, ad esempio, che si ammalano quotidianamente?; chi di voi ricorda in tempi più o meno recenti una qualche affermazione del nano arcoriano che non sia strettamente riservata alla propria condizione o a quella di un governo ricattato e comunque imbelle ed inutile?; e dunque, chiacchiere dettate dalla schizofrenia diffusa tra i politicanti, nelle istituzioni e, sopra ogni cosa, tra le persone che compongono la “gente comune”, quella gente che muore ogni giorno un poco perché non ha più, forse non ha mai avuto se non per QUEGLI EROI PARTIGIANI anche esagerati data la loro italianità, il coraggio di morire l’unica volta possibile, ma combattendo per una società migliore. E’ una pandemia che corrode e inquina questa disgraziata terra: tutti lo sappiamo, qualcuno lo dice, i più … se ne FOTTONO!.