Contagio … - di Francesco Briganti

25.11.2013 07:46

… piccole particelle parassite anello di congiunzione tra i composti chimici macromolecolari e gli organismi viventi … come i virus, prodigio o difetto della natura, sono esseri reali e immaginari dotati di caratteristiche al di fuori della norma …
I mostri sono invisibili. I mostri sono silenziosi. I mostri sono tra noi. Ai mostri non si da spazio, se lo prendono. I mostri non hanno l’inibizione da contatto e come le cellule cancerose crescono, crescono, crescono: lo fanno nel numero, nella forma e nella sostanza. Metastatizzano ovunque. Sono subdoli e traditori, strisciano nell’ombra e sussurrano alle orecchie e come i vampiri riescono ad entrare soltanto quando trovano aperta una qualsiasi crepa, un pertugio, anche fosse solo un poro della pelle ed allora … 
Affascinano nella loro voglia di conquista, nella loro infinita fame di potere; stupiscono per la corsa al dominio, alla sopraffazione ed alla sostituzione dei tessuti sani. I mostri urlano la loro ferocia e se ne vantano; incantano ed attirano come il miele attira le vespe, come la merda attira le mosche, come la spazzatura le zoccole, come i cadaveri i vermi. I mostri luccicano nella loro anormalità; spiccano nel buio e nella luce quando come fari nella notte, quando come ombra nel sol leone; i mostri allora non strisciano più, avanzano petto in fuori mostrando sé stessi con la fierezza del male fiero e con il coraggio dell’audacia strafottente; i mostri girano sicuri di sé stessi perché hanno la conoscenza e la coscienza del proprio ed altrui essere; i mostri sono incubi notturni e patologie diurne perniciose e letali … 
Questo in un mondo normale!.
Ma un mondo normale non avrebbe l’Ilva di Taranto che avvelena i tarantini il cui mostro è la voglia di poter vivere e lavorare serenamente credendo sia possibile e se invece no, pazienza, facciamo finta di niente. Un mondo normale non avrebbe dei Riva che in Francia mettono a norma le aziende acquistate quando in Italia non lo fanno portando i soldi necessari oltre frontiera e se questo significa giocarsi la vita di qualcuno, pazienza facciamo finta di nulla. Un mondo normale non avrebbe un ministro della giustizia che si scusa con i Riva perché sono stati arrestati da quella magistratura di cui ELLA è il capo, ma pazienza glissiamo anche su questo. Un mondo normale non avrebbe un capo del governo che difende quel tal ministro come se nulla fosse accaduto. Un mondo normale non avrebbe un governo che tiene assieme tutto ed il suo contrario solo per evitare un vuoto pneumatico altrimenti unica realtà esistente. Un mondo normale non chiederebbe a Matusalemme di perpetrare sé stesso ab aeterno perché incapace di trovarne non un successore migliore, ma uno pur che sia, quando uguale sarebbe già un miracolo …
Un mondo normale non avrebbe vecchi abbandonati per strada; donne uccise in famiglia, bambine stuprate e sfruttate nel corpo e nell’anima; non avrebbe malati impossibilitati a curarsi per mancanza di soldi; non avrebbe delinquenti al potere; non avrebbe donne ed uomini ad esaltare e difendere quel potere che li rende schiavi e sodomizzati: non avrebbe il denaro al primo posto e la finanza come cuore a battere sessanta colpi al minuto per rifornire di sangue quel cervello economico che strapazza gli altri organi fino al collasso; non avrebbe come motto il “così fan tutti” ... 
Un mondo normale avrebbe donne ed uomini liberi di vivere dignitosamente, dediti al lavoro e con del tempo libero per il riposo fisico e mentale; un mondo normale avrebbe la coscienza di poter dire che l’oggi è stato meglio dello ieri e che il domani sarà migliore dell’oggi. 
Non si dovrebbe mai permetter ad un mostro di manifestarsi e di mostrare la sua essenza poiché quando questo accadesse nessuno dovrebbe e potrebbe più fingere un’ingenuità mai esistita; nessuno dovrebbe e potrebbe aver più pace, nessuno dovrebbe e potrebbe aver più la forza di mentire a sé stesso. Ognuno dovrebbe sentire il bisogno, l’esigenza, il diritto dovere di combattere in ogni modo, con tutte le forze e sino all’ultimo estremo sacrificio; ciascuno dovrebbe sentire tutto ciò guardando a sé come si dovrebbe essere e non come effettivamente si è … 
Ed infatti …
i mostri non sono tra noi, i mostri siamo noi!.