… contagio … - di Francesco Briganti

13.02.2015 12:10

E’ nera la notte; squittii diffusi raccontano di uno strisciare tra rifiuti abbandonati; un puzzo nauseabondo, sottile, dolciastro, lentamente prende alla gola mentre sale vigliaccamente nel naso a raggiungere il cervello fino a rendersi insopportabile. Gli abiti, un attimo prima odorosi di sapone e pulito si impregnano di lordume e di marciume; le porte dell’inferno si preannunciano poco lontano ed il loro bagliore rosso di un fuoco pestilenziale e virulento si staglia nella notte acre di sapori di morte …

E che rottura di palle !. Ma insomma quanto volete che importi, A ME, A VOI, A TUTTI E AD OGNUNO quanti e quali sono i morti nella terra della Campania Felix o altrove per le stesse cause. Che cosa stiamo a fare nel fingere di piangere per un bimbo che ha un linfoblastoma o una bimba, 5 anni, con un carcinoma dell’utero; per che cavolo ci disperiamo se un ragazzo nel pieno della pubertà scopre di avere le ossa mangiate da un osteoblastoma o se ad una giovane donna nel pieno della sua fertilità viene diagnosticata un teratoma al proprio nascituro; perché giocare agli indignati ogni qual volta una candida bara colpisce gli occhi di ognuno nel trasportare all’altro mondo un virgulto che non vedrà mai l’alba di un futuro per quanto vicino possa essere?. Perché?: non sono questi i mali che ci devono spaventare e non è quella la vera terra dei fuochi e non sono lacrime quelle che scendono dagli occhi; il tutto, tutto questo, non è che MERDA.

ESATTAMENTE, MERDA!, QUELLA CHE CIASCUNO DI VOI SCARICA OGNI MATTINA QUANDO TIRA LA PROPRIA PERSONALE CATENELLA.

Dunque dov’è questa terra dei fuochi e chi sono questi colpevoli e quali le vittime, i perseguitati, i veri martiri?

Le vere vittime, altro che quei malatini da libro cuore, sono altri ed i loro carnefici non sono ignoti, i loro persecutori sono sotto gli occhi di tutti, i veri responsabili sono tanti, troppi! e ognuno di essi lo sa, si riconosce senza possibilità di dubbio o di inganno; non c’è sipario o corruzione che possa nasconderne le sceneggiate, non c’è paravento o collusione che possa mistificare il vero che accade, non c’è confessionale o propaganda da cui possa partire una assoluzione e non c’è indulgenza o doppia verità che potrà sanare mai né peccato né peccatori; c’è solo il fuoco, lo stesso che colpì Sodoma e Gomorra che potrà, magari arrivasse, ripulire il tutto affinché nulla più ci sia di infettante o di corruttivo.
E che statua di sale diventi chiunque si girerà a guardare quel fuoco o a compiangere quelli colpiti.

Un bimbo, una bimba, si ammalano e poi muoiono? Amen!; per loro è finita la sofferenza. Pensate invece a quanto grande sarà il dolore che proverà quel politico che doveva fare e non ha fatto; pensate alla fatica da sopportare per colui che dovrà indossare un portafogli sempre più pesante; soffermatevi sullo immenso disagio di chi quotidianamente, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, lustro dopo lustro, deve continuare a stracciare una vita, in un’aula sorda e grigia, nel confrontarsi vicendevolmente, con un venduto, con un porco; Oh Gesu!, con un voltagabbana; o Madonna santa!, con una puttana prima dell’anima e poi del corpo. Queste sono vere pene e inimmaginabili sacrifici; al loro confronto non c’è bara che tenga. Quindi queste le vere vittime, questi i veri eroi; questi i santi; I bimbi morti … e che volete che sia. Muore tanta gente … !

E i carnefici?; ne vogliamo parlare?; dicendoci finalmente quella verità mai affrontata perché indiscutibile e troppo scomoda da ammettere?; vogliamo dirci, finalmente, quali sono i mezzi di tortura, quelli degni della più bieca Gestapo, del più assassino KGB, della più disinvolta CIA, dei più subdoli Sifar, Sismi, Sisde, se solo vogliamo restare tra di noi; quelli che vengono usati senza discernimento e pietà, quelli da cui parte ogni colpa e peccato originale?; vogliamo farlo?. Sinceramente, onestamente, con il cuore in mano?, senza peli sullo stomaco?, con un occhio al momento di un redde rationem che tocca ad ognuno e dal quale nessuno potrà mai sfuggire?.

E la terra dei fuochi?, quella vera di cui abbiamo più su parlato, dov’è?: vogliamo dircelo? . SI?!?; lo facciamo?.

Bene!, allora, avete presente ciò che c’è tra le Alpi e Lampedusa?; si?, prendete, quindi, una matita, meglio se copiativa, una di quelle da cabina elettorale, guardatela attentamente giacché é quella l'arma, è quello lo strumento di tortura ... e poi rimiratevi in uno specchio …

NON C’E’ BISOGNO DI ALTRO, non c’è bisogno di altro!.