Cordialmente – di Gino Gatto

21.11.2013 09:55

Seguendo le vicende politiche mi accorgo, con rammarico, che l'etica, la deontologia sono desuete come pure la dignità, ciò che prende sempre più significato è la voglia di potere, primeggiare accaparrare e mantenere.

Desidererei tanto avere un colloquio con la signora Cancellieri, spogli delle relative cariche sociali ed esaminare ruoli e comportamenti di entrambi per valutarne i correttivi. Dal mio punto di osservazione la figura di ministro guardasigilli non ne è venuta fuori linda, come pure il governo che l'ha sostenuta; ma non è solo Lei, signora Ministro a dover pagare le conseguenze delle sue leggerezze sono tutti gli italiani, residenti nel Paese e residenti all'estero; poiché, come ne è a conoscenza, siamo sotto osservazione da parte della comunità internazionale e quanto accaduto in Parlamento, nella seduta di ieri 20 novembre, sicuramente non ci riabilita ma avvalora l'opinione che hanno nei confronti dell'Italia e degli Italiani. L'ultimo ventennio politico ha visualizzato un Italia corrotta, dedita al malaffare e ogni atto politico viene giudicato dagli osservatori di altre nazioni e/o organizzazioni internazionali.

Mi risponderà che ci sono altre nazioni che stanno peggio di Noi; a me piace guardare avanti, e contestualmente ricordarLe che “eravamo” la settima potenza mondiale, adesso ci attestiamo spesso a fanalino di coda... bella soddisfazione!

I Suoi trascorsi professionali l'hanno visto indagata, come spesso accade a dirigenti della pubblica amministrazione, ma l'ingenuità dimostrata nell'ultimo occorso, mi permetta, è da pivelli; bastava aggiungere quella frase suggeritaLe pubblicamente in aula dall'on. Epifani per evitare il polverone.

Di sicuro la Sua figura da guardasigilli è marchiata e macchiata, come marchiata ne esce la figura del premier Letta, qualcuno ha fatto la conta: … e siamo a due – ...a tre non ci si arriva!

Per quanto La riguarda sarebbe il caso che desse un seguito al Dicastero, riabiliterebbe la Sua personale figura e riconsegnerebbe parte della dignità lesa a Governo, Parlamento e “italianità”. Capisco che sono decisioni sofferte, ma il Suo patrimonio personale le consente un proseguimento di vita più che dignitoso e senza sacrifici; non ha necessità dell'indennizzo di carica per sbarcare il lunario come invece accade per la stragrande maggioranza dei Suoi connazionali.

Rifletta, su quando esposto e tragga le conclusioni, a Lei la parola.