Coronavirus - di Gino Gatto

12.03.2020 19:27

È pandemia, finalmente si comincia a dare il giusto peso all'epidemia che ha colpito il mondo intero; l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dovuto cedere all'evidenza, certamente si è dovuto aspettare che i protocolli fossero esauriti, ma una seppur vaga sensazione l'avevamo avuta. 

Da ieri mattina l'Italia è zona protetta, l'intera penisola isole comprese, vive sotto stretta sorveglianza in regime di limitazioni mai vissute, segregati in casa; si può uscire solo per i casi previsti; bisogna tenere una distanza di sicurezza; si accede agli esercizi commerciali (che possono continuare ad esercitare) un po' per volta; si può circolare solo ed esclusivamente nei casi previsti e con autocertificazione (veritiera, perché eseguono i controlli, pena multa e/o arresto). Le città si sono svuotate, le condizioni ambientali sono già migliorate, anche se a distanza di poche ore si nota un miglioramento delle condizioni atmosferiche, si ha la netta sensazione che ci siano meno polveri sottili e i dati dei rilevatori avvalorano questa sensazione.

Certamente è dura non poter fare una passeggiata, andare in palestra, fare shopping, recarsi a lavoro (poiché la maggior parte degli esercizi commerciali non possono esercitare), molte aziende al fine di tutelare i propri dipendenti ha aderito all'home working (o smart working, o lavoro intelligente da casa). 

Gli italiani stanno dimostrato un senso civico notevole, anche se qualche furbetto è stato multato e fatto rientrare nei ranghi.

Dalla Protezione Civile, che aggiorna col bollettino giornaliero la popolazione, giungono dati di stazionarietà e lieve positività.

Siamo un grande popolo e un grande Paese, ce la faremo, ma soltanto se uniti sapremo sottostare alle regole.