Davide e Golia … - di Francesco Briganti

29.05.2013 07:24

Questo è uno strano Paese!. Vuoi vedere che adesso, dopo tutte le proteste, le occupazioni delle sezioni, gli improperi e gli insulti, le previsioni catastrofiche circa il futuro, le dimissioni di Bersani e le miserie vissute e mostrate, entrambe interpretate e racchiuse dagli e negli esponenti del partito democratico e/o come tali vissute dagli iscritti, se c’era qualcuno di veramente incazzato, questi era tra gli elettori del centro destra?. Chi avrebbe mai scommesso, soltanto ieri, alla chiusura delle urne, in una debacle dl M5S, in una ecatombe del popolo delle libertà (parola quanto mai abusata in quell’ambito) ed in una schiacciante superiorità del centrosinistra?. Naturalmente niente è ancora deciso, ci sono i ballottaggi da espletare, ma un sovvertimento delle previsioni a questo punto dedotte, sembrerebbe impossibile. Naturalmente (si, di nuovo!) trattandosi del Pd, non si può mai dire, ma sembra facile però supporre che nemmeno se il nano trasformasse l’acqua in vino o si scoprisse che Cofferati e il discendente diretto di Arsenio Lupin, io credo, a questo punto potrebbe risorgere e vincere, ad esempio, Alemanno a Roma. Perciò cerchiamo di capire, io per primo, cosa può essere successo. Intanto un autocritica ed un auto compiacimento; la prima: devo sconfessare me stesso ed affermare, oggi, di non aver dato il sufficiente credito all’elettorato del movimento penta stellato; confesso di aver pensato ad un popolo costituito in gran parte da protestatori e da inebetiti dalla propria rabbia e dalla propria frustrazione al punto da seguire un profeta (magari sincero, perché no?!) sino al punto da seguire passivamente ogni mossa e decisione. Il risultato di queste votazioni sta a dimostrare che non è così; gli elettori di Grillo hanno, s’, anche quelle caratteristiche, ma hanno, anche e soprattutto, piena e libera coscienza del proprio ruolo; hanno dimostrato di avere fame di politica vera e non solo di chiacchiere vuote e urlate, ha detto chiaramente detto che ciò che è stato il cammino dalle politiche alle comunali, non è quello che loro avrebbero voluto. L’autocompiacimento è diretta conseguenza della convinzione che noi tutti che abbiamo criticato il comportamento rinunciatario del M5S abbiamo contribuito per qualche parte a questo risultato. Lo scarso risultato della destra centro del piccolo padre di Arcore può essere spiegato e nel proseguimento del calo patologico innescato dalle vicissitudini del nano, della sua cricca e dalla sua “politichina” e, in misura minore, dalla delusione derivante dall’inceto con la sinistra; adusi ad ogni schifezza, questa, però, potrebbero non averla digerita. La supremazia della sinistra, tutta da confermare nel segno, comunque, delle nostre speranze, sta, secondo me, nella grande astensione al voto: quasi il quaranta per cento. Questa volta agli astensionisti storici, per la gran parte estrazione della sinistra, si sono aggiunti quegli elettori di destra che già schifati da prima dell’inciucio hanno rinunciato al loro diritto dando così alla parte avversa la maggioranza percentuale. La soddisfazione per questa supremazia, tutta particolare e legata alle persone candidate più che all’idea ed alla politica nazionale, non dovrebbe, però, oscurare o peggio far dimenticare il travaglio che serpeggia in noi “sinistri”. Sbaglierebbero i dirigenti, nazionali e non, del Pd se credessero di averla fatta franca o se scambiassero questo risultato per una conferma della loro linea associativa con il reuccio milanese; il disagio ed il disgusto per lo spettacolo sin qui offerto: le indecisioni, i tradimenti, gli agguati, il continuare ad annunciare provvedimenti che non vedono attuazione, il protrarsi delle condizioni miserevoli delle classi meno abbienti e dei lavoratori in genere, dagli operai alle piccole e medie imprese, sono una miccia che brucia lentamente ma che è sempre più corta e che sempre più si avvicina al barile di polvere nera all’ingresso della santabarbara italiana. Il BOOM potrebbe essere TERRIBILE!.