… dead or alive … - di Francesco Briganti
Ha ragione il sig. Berlusconi!. Hanno ragione i Berluscones; hanno ragione tutti coloro che ingenuamente o con convinzione continuano a ripetere che in questo paese “ LA DEMOCRZIA E’ MORTA! ”; consentitemi, però, prima di spiegare i miei perché al dar ragione al sig. Berlusconi ed ai suoi accoliti e sodali e complici e collusi e corrotti e nani e puttane e ballerine nonché semplici masochisti votanti, di fare qualche precisazione. Occorre ricordare che in Italia questa particolare forma di sistema gestionale di un paese è da molto tempo ammalata di una sorta di AIDS che, appunto, ne ha minato le difese immunitarie in maniera silente e progressiva nel tempo. Di certo i primi sintomi di questa patologia si manifestarono molti, molti anni addietro quando qualcuno cominciò a pensare che se il popolino, sin lì sfruttato e sottomesso, conquistava diritti sul lavoro tali da concedergli paghe più alte e più tempo per sé, allora tanto valeva fare in modo che quelle conquiste, economiche e sociali, venissero sfruttate in modo da essere comunque redditizie per i “padroni”: la maggiore disponibilità economica ed il tempo libero furono il mezzo ed il modo per rendere reale quella che fino a quei momenti era stata una favola conosciuta da pochi: il consumismo. Ricordate il boom economico, la cora alle utilitarie, l’attuazione della televisione, i Carosello, la corsa alla proprietà di una casa, le cambiali e più o meno tutto alla portata di tutti?. Ma il benessere è come la libertà, non può avere limiti; e per quanto si dica spesso che il meglio è nemico del bene, la corsa ad una situazione migliore di quella che si ha è insita nella natura umana da qui le lotte operai per condizioni più stabili e sicure; la seconda auto; la seconda casa; i figli all’università “ … che, per carità, non seguissero le orme dei padri …”; l’abbandono delle campagne; la corsa la posto fisso; la posizione!. Farsi una posizione diventò l’impegno di ognuno fino a divenire l’imperativo principe per raggiungere il quale ogni mezzo, ogni sotterfugio, ogni possibile deroga al comune senso civico finì per essere ammesso in quanto, per ciascuno era solo una piccola cosa : “ … e poi lo fanno tutti …!”. Ancora una volta tutto questo fu sfruttato dalle menti più scaltre e nacquero le finanziarie, il credito al consumo, i mutui a tasso agevolato e fisso, entrambi per i fessi; si, FESSI!, perché nessuno comprese, a nessuno venne spiegato, non conveniva, che una cosa è tua solo quando non ti costa più di quanto puoi permetterti e soprattutto se il possederla non ti rende, poi, schiavo di ogni possibile ricatto. E’ stata una lunga, offerta, dolorosa malattia carica di invalidi e deceduti, sino a quel letto in rianimazione in cui, oggi, ci troviamo. Badate bene, con questo non voglio dire che si stava meglio con paghe da schiavi o nei tuguri o con turni di lavoro di dodici ore; assolutamente no!; voglio soltanto esprimere la mia stupidità e quella di tutti quanti quegli altri che, come me, non si sono accorti di non essere altro che strumenti di arricchimento per coloro i quali sono i potenti di oggi!. Il tutto avrebbe potuto trasformare questo paese in una Svizzera del mediterraneo se solo fosse stato fatto con intelligenza e non con la cupidigia degli avidi, in questo comprendendo dal più piccolo al più grande. OGGI!; ed eccoci al punto della mia affermazione iniziale e del mio rendere ragione al signore di cui sopra. La democrazia è morta nella disoccupazione, lo è nei contratti particolari, negli sfratti, in quei poveri criti che frugano nella spazzatura, nei suicidi, nelle banche che negano aiuto a chi ne ha bisogno, nella politica che vive per sé stessa, nella ignavia di un popolo succube e prono, negli intrallazzi, nelle combine affaristiche, negli “ … abbiamo una banca …”, nei “metodo Boffo”, nelle “macchine del fango”, nel cambiare bandiera a fronte di denaro o promesse di miglior stare, nel saltare una fila, nel fottere un amico, nel colpire alle spalle un collega. La democrazia muore ogni volta che qualcuno di noi, lo sta facendo ad ogni mia riga e ad ogni attimo che voi perdete nel leggermi, si lamenta e non fa nulla per porre fine a questa situazione. Quindi, caro signor Berlusconi e suoi accoliti e sodali e complici e collusi e corrotti e puttane e nani e ballerine nonché semplici masochisti votanti, io affermo e sostengo che voi tutti avete perfettamente ragione, e la avete solo e soltanto per quanto sopra descritto e perché temo che a tutto quello non c’è più cura possibile e NON CERTO perché un VERME politico COME LEI finalmente paga per uno dei suoi tanti misfatti. LEI, caro signor Berlusconi e ecc. ecc. non è un perseguitato politico LEI E’ l’ultima manifestazione perniciosa di questo AIDS ITALIANO e, se non se ne farà una ragione da solo, il tempo ne darà soddisfazione ad ognuno degli altri dato che IL PADRETERNO NON PAGA AL SABATO, MA LA DOMENICA, NON DEVE NULLA A NESSUNO!.