Delirio d'onnipotenza e demenza senile - di Angela Scaglione

02.06.2012 15:18
In qualunque modo la mettiamo, c' è una stonatura evidente negli avvenimenti di questi giorni che segnano il paese in modo marcato. Un terremoto devastante ha messo a terra la parte più produttiva del paese e mentre si contano i morti e i danni, un altra Italia commemora pomposamente e, un altra ancora, invade Milano festeggiando, lo stadio, le vie della città sciamando e esaltandosi al grido di : viva il papa. Ma viva cosa ? Ma quale repubblica commemoriamo? Siamo a lutto, l' avete capito o no? 17 persone sono MORTE, 17 vite sono finite,17storie umane non avranno più seguito, e questi festeggiano, commemorano; ma che stato è questo? Che chiesa è questa? I valori si sono trasformati in apparenza, la pietas in sterile commemorazione, la decenza in interesse politico e personale. Provo un dolore rabbioso a pensare che 2000 persone si stanno ingozzando senza pagare un euro mentre i terremotati sono a dormire nelle loro macchine o sotto le tende, mi disturba vedere i cardinali di porpora vestiti, che adorni di pesanti monili d' oro zecchino, osannano un vecchietto in vesti candide e scarpette rosse che si concede in uno stadio. Che strano.........mi ha ricordato l' arena, il colosseo, i cristiani, Nerone, mancavano le bestie o ,,,,,,,,,,,forse no? Come sarà visto all' estero il nostro paese? immaginate che incoerenza, può essere vedere in contemporanea questi avvenimenti? Non ci sono parole per classificare le varie anime che ci rappresentano. di fronte a una tragedia come quella che il terremoto ha causato si poteva fermare tutto? Forse si. Si doveva almeno provare, ci avrebbe dato conforto sentire che il presidente, il papa, rinunciavano a esibirsi in tutta la loro magnificenza ,per andare nei luoghi del dolore. Che giusta commemorazione sarebbe stata una visita nei luoghi del lutto, del dolore, che segno di umanità per un uomo che dice di essere Dio in terra. Ma il Dio che ci governa non assomiglia a questo papa, la sua misericordia non chiede sceneggiature ne acclamazioni, sarebbe stato accanto ai più bisognosi, ai deboli, agli ultimi e no a precedere potenti cardinali. La sensazione che mi sento di comunicare è un disagio morale che ci viene addosso, un degrado diffuso che non riusciamo a fermare e siamo costretti ad assistere a scandalose esibizioni di uomini in palese stato di demenza senile, assecondati da altri uomini in stato di delirio di onnipotenza cronico. Lo spettacolo è scadente!