… dell’elmo di Scipio … - di Francesco Briganti

17.09.2013 15:40

Cantami o diva, del patronimico Letta, l’ignavia funesta che infiniti torti indusse agli italici; ei fu, siccome immobile, dato mortal sospiro, stette come spoglia immemore orba di tanto spiro; nel mezzo del cammin di loro vita, si ritrovaron per una selva oscura che la diritta etica era smarrita. Lasciate ogni speranza o voi che questa terra vi vivete ché mai si sollevò la testa loro dal fiero pasto delle carni vostre. S’ode a destra una squillo di tromba a sinistra risponde una tromba ma eran mille eran giovani e forti e nel mezzo si sono morti. O elezione o elezione che portavi colui che non ritorna … stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte, l’Italia chiamò!.
Ti stai sbagliando chi hai visto non è, non è chi hai eletto!, se era vestito di rosso lo sai, no, non può essere lui, non è chi hai eletto!. Il politico vien dalla campagna col suo fascio di imbrogli in su la mano e tutto il dì vestito a festa per il transatlantico s’aggira. “ A da passà a nuttata…” sussurra e grida in quell’aere compunto di cuori ribelli e solitari numeri primi. La imponderabile leggerezza dell’essere spande il suo fluire dalla destra al centro alla sinistra. Stingiamoci a coorte, siam pronti alla morte l’Italia chiamo!.
Quelli eran giorni sì, quelli eran giorni, quando beltà splendea e sotto il maestrale urlava e biancheggiava l’italica gente :” oh bella ciao, oh bella ciao “. Una mattina s’eran svegliati e avevano trovato l’invasor; “ prendete la falce, impugnate il martello, ce n’est que un dubut, continuon le combat.” Addio ai monti e alle valli e dall’alpi alla sicilia dal po a Pantelleria di quei seguri il fulmine tenea dietro al baleno. Furono la sera e l’alba dei miracoli in uno di quei giorno in cui sei sveglio o non sarai sveglio mai. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte : l’Italia chiamò.
E c’era il Nano che gridò al vento che soffiò al fuoco che lo stato bruciò. Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura oltre ad aver il cuore molto, molto vicino al buco del culo?; e furono lacrime e furono dolori di ognun la somma amara ancora oggi a non voler si paga. “Obbedisco” dicean a tutto quelli a lui intorno e furono risa e furono sberleffi e furono cazzate e furono dileggi e della natia patri il suol si sporco e deriso fu da chi una parvenza di serio vivere conservava e proteggeva. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte: l’Italia chiamò.
Cos’è la destra, cos’è la sinistra, cos’è il centro, cos’è il movimento … eppur mi sono scordato di voi, l’ho fatto, l’ho fatto, lo so!. Nessun dorma, nessun dorma perché all’alba vinceremo, adelante con giudizio senza cura di lor e ma guardando e passando perché el pueblo unido jamas serà vencido e se continuano nel loro divide et impera e solo fino a quando noi glielo permetteremo e fino a quando il “rimembri ancor” sarà venuto alla memoria di che farà del” per aspera ad astra” l’unico verbo capace di rimettergli quella dignità venduta ai tanti mangiafuoco a tirare le fila dwll infinite marionette di questa italica terra. … Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte ... L’ITALIA CHIAMO’ ….!.