... denis ... - di Francesco Briganti

05.03.2016 08:23

Dottore Commercialista; titolare di macellerie, nasce a Fivizzano in Toscana. Repubblicano del PRI, con la discesa in campo di Berlusconi, diventa forzista e, attraverso più passaggi elettorali che lo portano più volte alla vice presidenza della regione Toscana, diventa deputato nelle file di Forza Italia.

Fautore del fatidico " Patto del Nazareno" uno dei tanti "doppiogioco" del Giano fiorentino, accidentalmente presidente del Consiglio, lascia Forza Italia per costituire la stampella del claudicante Caudillo di Rignano fondando l'Ala, Alleanza Liberalpopolare-Autonomie, suggellando in modo inequivocabile due cose: il proprio trasformismo e la sfacciata strafottenza di ogni coerenza del suo nuovo padrone-servo sodale nell'intrallazzo istituzionale.

Di specchiata ed indefessa dirittura morale a suo vanto si annoverano:

a) Caso de La Maddalena: accusa di concorso in corruzione
b) Caso della P3: rinvio a giudizio per corruzione
c) Caso della P4
d) Caso del Credito Cooperativo Fiorentino: rinvio a giudizio per truffa e bancarotta
e) Caso dell'immobile in via della Stamperia: rinvio a giudizio per finanziamento illecito e truffa
f) accusa di truffa: Nell'aprile 2013, nell'ambito di una inchiesta per truffa per una presunta indebita percezione di fondi per l'editoria, la Procura della Repubblica di Firenze emette un'ordinanza attraverso la quale la Guardia di Finanza sequestra beni per 12 milioni di euro alla società Settemari di Verdini, Massimo Parisi e altre persone.
g) Caso dell'appalto della Scuola Marescialli: rinvio a giudizio per concorso in corruzione
h) Caso della Toscana Edizioni: accusa di bancarotta .

Ogni procedimento ancora in corso in attesa di giudizio.

" (...) con quell’aria, insopportabile, di chi si porge, si esprime col timbro “as a matter of fact”, Renzi ha affermato che sotto il suo Esecutivo, gli indagati rimarranno al loro posto, non verranno affatto “messi alla porta”. Non è che questa uscita da parte di uno degli uomini più potenti e più in vista d’Italia, ci stupisca, ci prenda di sorpresa. Ormai lo conosciamo il presidente del Consiglio. Abbiamo una ben precisa idea della sua mentalità, degli ambienti in cui è cresciuto e s’è formato; del percorso politico intrapreso, delle tappe che egli ha bruciato. Nessuna sorpresa in noi, no; nessuno sbalordimento. Nessuno sbigottimento: saremmo persone di nessun “peso specifico” se le dichiarazioni di Matteo Renzi a La Repubblica ci lasciassero allibiti. Piuttosto, esse c’impauriscono. Ci rattristano. Ci mettono in imbarazzo: in imbarazzo coi nostri giovani figlioli, in imbarazzo con altri popoli e governi i quali seguono con costanza fatti e personaggi della politica italiana e con la politica italiana non sono affatto teneri. (...) ". (T. De Santoli; La voce di New York; ndr).

L'italia è il paese ad aver preso la corsa del precipizio più distratto e disattento esistente al mondo. Nell'indifferenza generale un parlamento illegittimo, per dichiarazione di corte costituzionale e per manifesto tradimento di ogni proposito enunciato in via di scalata al potere, legifera senza tregua e sosta in contro tendenza di quelle che sono le effettive necessità nazionali, soffermandosi e dando priorità e precedenze a tutte quelle "specifiche" tese più ad un rafforzamento di un prediletto potere assoluto in primis demolendo la Costituzione.

L'avviso ai naviganti di un mare in burrasca avviato alla "tempesta perfetta" non smuove di più di tanto le destre che vedono realizzato dal supposto opposto ciò che esse mai avrebbero nemmeno sognato e, non smuove, nemmeno ciò che resta di una sinistra abulica ed incapace che, ferma com'è nel crogiolarsi nelle proprie differenze, sembra attendere un messia lontano dal voler venire.

E mentre I pentastellati, come le stelle, stanno a guardare in attesa del primo soglio pontificio, come ad un risiko malefico, attaccando la Jucuzia mentre si difendono i territori del nord ovest, italiani appecoriti ...

aspettano che i dadi si fermino!.