... ... - di Francesco Briganti

28.08.2014 08:05

" Inflessibili, i vigili urbani hanno multato anche la statua. "Occupa il suolo pubblico senza permessi" hanno scritto sul verbale, e subito hanno transennato l'opera. Centotre euro di contravvenzione ai dirigenti dell'associazione culturale che hanno ottenuto dall'artista giapponese Yoshin Ogata, il permesso di trasferire l'opera dal suo studio alla piazza del paese convinti che avrebbe valorizzato il borgo di Castè, piccola frazione di Riccò del Golfo, nello spezzino. L'artista, che abita non distante, a Zanego, è conosciuto nel mondo dell'arte moderna; ha esposto le sue opere in tutto il mondo e ha realizzato le installazioni per le olimpiadi di Pechino del 2008. Il prestigio che le sue opere portano al piccolo centro non ha fermato però l'intransigente poliziotto municipale. Per i vigili, il monumento costituirebbe un "corpo estraneo" potenzialmente pericoloso per le auto. La notizia ha scatenato l'ironia di molti che, sulla pagina Facebook dell'associazione, hanno postato numerose vignette satiriche. (B.Persano; Repubblica.) "

Ho sentito il profumo del mare. La mia casa dista dal mare più vicino più di una trentina di chilometri, eppure, stamane quando sono uscito, ho sentito quel profumo caratteristico che lasciano le onde quando s'infrangono sugli scogli. Era prepotente, intenso, avvolgente, balsamico!. Mi sono guardato attorno attonito e meravigliato, il mio intorno era quello di ogni mattina: case, prati, collina, auto in sosta e i suoni, quel misto di aviario e di traffico attutito dalla distanza; no!, niente mare, niente scogli e nessun miracolo geografico sotto il sole nascente, solo l'indescrivibile illusione mnemonica di una mattina qualunque su di una spiaggia qualsiasi di una fantastica alba marina.

Forse sto invecchiando; o, forse, sono già vecchio, decrepito può darsi; se non di corpo, pia illusione, certamente di spirito, esperienze e delusioni è perciò la mente, stanca per quanto può esserlo un qualsiasi lavoratore alla fine di una giornata spossante, ogni tanto rifugge dal reale per perdersi in quel mondo meraviglioso che ciascun cervello sa crearsi per sentirsi, finalmente, libero dagli asfissianti orpelli quotidiani. Si libra nel cielo dell'immaginazione e vola spensieratamente lungo le vie aeree delle percezioni annullando distanze, tempo nel riappacificarsi con sè stesso in quegli istanti ingovernati ed ingovernabili di un miraggio sensoriale.

Un passo di memoria dietro l'altro; una immaginifica rappresentazione via l'altra ed eccoci immersi in un insieme totalmente alieno dal mondo circostante. Fosse un panorama, una compagnia, un tempo, ciascuno e tutti, ognuno perfettamente nostro o sconosciuto, non ha importanza se non per quel gustare, appagante e godereccio, di una libertà di cui, ogni giorno, perdiamo una parte: quando annegati nei problemi, quando sottomessi ad una condizione, quando affranti da una impotentia generandi la quale, compagna di tutte le altre, è madre, moglie e figlia del nostro abituarci ad ogni situazione, prassi, uso ed abuso a cui veniamo esposti senza mai riuscire ad essere altro che comparse in una recita sempre più eseguita a casaccio e priva di una regia capace di stilarne i canoni sino ad un finale degno di questo nome ed umanamente umano.

Cosa possa importare agli altri di quanto passa nella mia mente, sinceramente non so; mi piace pensare, comunque, che farne partecipi gli altri serva a far sì che altri possano riconoscersi in quel che racconto e me lo confidino aiutando me a non considerarmi sulla via di una logica, conseguenziale, inevitabile imperscrutabile follia più difensiva che pericolosa per tutto quel che è il " fuori dal sé ".

Chiunque stesse a questo punto domandandosi cosa centrino una statua multata ed i vigili che ne sono i responsabili, sappia che la risposta è : " nulla! ", se non per il fatto che, evidentemente, in un mondo idiota dove si perde tempo, faccia ed onore in quel modo assurdo io ...

non sono l'unico ad esser pazzo!.