“ … DI’ SOLTANTO UNA PAROLA E LA MIA ANIMA SARA’ GUARITA … “ - di Francesco Briganti

22.10.2013 13:33

Si vive di ingiustizie, fatte e subite, nell’ingiustizia diffusa di questa società assurda. E’ lapalissiano che il ripetere ogni giorno le stesse parole, assemblate magari diversamente, per esprimere gli stessi concetti a rimostranza del nostro star sempre peggio e, quindi, non lo farò se non per ripetere che questo popolo non è tollerante, è stupido!. Leggo sui giornali che i segretari di CGIL, UIL e CISL sono insieme, fino a quando?, nella decisione di uno sciopero contro la legge di stabilità; mi viene da chiedermi se questi signori, in particolar modo Bonanno (Cisl) e Angeletti (Uil), si pongano mai il problema di quanto sarebbe stata diversa la realtà italiana se non avessero sempre seguito le intese politiche di riferimento, sfasciando a suo tempo la triplice e poi nelle varie successive occasioni (leggi Fiat e Marchionne ad esempio) a discapito dell’unione e degli interessi dei lavoratori stessi se è vero come è vero che le condizioni generali del lavoro e dei lavoratori in genere non hanno fatto altro che scendere ogni gradino possibile del peggio. I diritti di tutti: precari, esodati, cassa integrati e ultimi, ma non ultimi per necessità i disoccupati, avrebbero senz’altro da dire la loro in merito alla questione; ma tant’è e adesso vedremo cosa otterranno …!. Leggo sui giornali che il premier Letta giudica avventato il possibile sciopero generale e mi viene da pensare che quest’uomo e con lui tutti i suoi pari, viciniori, colleghi di partito e non, o non ha capito un bene amato … o è decisamente inadeguato al ruolo che occupa; nell’un caso e nell’altro non si può spacciare la propria condizione, comunque insufficiente, come fonte di autorevolezza e come suggestiva vox populi: se non hai capito un accidente di quello che succede nel tuo paese, allora ascolta i sindacati e comportati da esponente di sinistra; viceversa se sei inadeguato a risolvere le cose, manda affanculo chi si preoccupa dei mercati e non della gente ed anzi unisciti alla gente e passa la mano a chi ha a cuore le persone e le anime e non le casseforti, l’economia e la finanza. Leggo sui giornali che Renzi vuole aprire il Pd, che Civati si sente isolato nel partito, che Cuperlo vede una possibile convergenza col sindaco candidato a segretario: non leggo da nessuna parte una richiesta di unità identitaria a sinistra; non leggo di inviti alle altre forza della sinistra a partecipare alle primarie con propri candidati; non mi pare di aver sentito alcuna preoccupazione per quei milioni di compagni spersi un po’ qui ed un po’ la in cerca di una patri comune e finalmente forte abbastanza da contare qualcosa. Di contro, però, non leggo da parte dela miriade di capi, capetti, segretariucci e ulteriori salvatori della patria che si ergono a rappresentare quei milioni, nessun invito ai loro rappresentati a correre in massa a votare alle primarie del PD onde con il loro voto quantomeno esprimere numericamente l’esistenza di una realtà di sinistra in cerca di riconoscimento. Possibile che, visto che si buttano tanti soldi inutilmente, questi compagni non valutino che la spesa di due euro o quale che fosse l’importo necessario per votare, val bene una dimostrazione di esistenza?; possibile che non capiscano che per contare qualcosa bisogna prima dimostrare di “essere ed esserci”?; possibile, c…o, che nessuno riesce a seguire un percorso intelligente ogni tanto mentre invece ogni strada per farsi male è sempre la più battuta?. Leggo sui giornali la protesta di un deputato del M5S che afferma che in quel consesso politico chi comanda è Casaleggio: in attesa della sua espulsione dal movimento stesso, lasciatemi dire che solo chi non ha voluto vedere non ha visto, io lo sto scrivendo da tempo!. Leggo, infine, che sul grande Buffon, èortiere della Juventus e della Nazionale si assommano le nuvole della sfiducia e dei Maramaldo italiani; il portiere vive un periodo di crisi calcistica, capita anche ai più grandi, ma quello che stupisce e che qualcuno si stupisca del voltagabbana fatto dai suoi tifosi e dai suoi estimatori tali sino a ieri: questo è un paese fatto così, prima o poi la cosa capiterà anche al Nano ed in un modo ben peggiore di quanto non stia già accadendo, perciò “ dalle stelle alle stalle ” senza vie di mezzo. Siamo o non siamo ITALIANI?.