" ... dice : ma io ... dice: ma tu ... " - di Francesco Briganti
Forse è l'estate che avanza. O, forse, è l'aria dei mondiali. Oppure è semplicemente che altri interessi si affacciano, altre curiosità, altre prospettive soppiantano il tedio dello stantio, del trito e ritrito.
Comunque sia, io non riesco a provare interesse e, quindi, a parlare, per e di questa politica.
Può darsi che l'atteggiamento della Spinelli dopo le ultime elezioni, il suo rimangiarsi una promessa che nessuna le aveva estorto, abbia influito; può essere che l'estrema litigiosità di una sinistra che non smentisce mai sé stessa ne sia la causa; è possibile che le fanfaluche di un governo, tutto chiacchiere e distintivi, abbiano colmato la misura.
Non mi sento di escludere, infine, che l'andirivieni di un rivoluzionario da strapazzo, prima giullare pubblico, poi auto candidato alla segreteria di un partito, quindi censore estremo di una classe politica, indi socio in fieri di una destra fascista e razzista, adesso promotore del contrario del tutto sin qui avversato, abbia generato una reazione allergica all'essere ed al divenire di una realtà che non si riesce più a seguire, tante sono le sfaccettature in campo nessuna delle quali vede mai una realizzazione vera e concreta.
La politica, perciò, mi ha proprio stufato ed io proprio non ce la faccio; mi lascio andare, quindi, al quotidiano ed ad alcuni suoi aspetti.
Le banche: estorsori legalizzati e usurai impuniti i banchieri gestiscono la vita delle persone nel modo più becero possibile. In quegli antri di dolore che per i più sono diventate le agenzie bancarie, comandano i computer; non esistono più i rapporti interpersonali; non si comprendono le cause, spesso originate dalle stesse filiali, per cui un nome risulti colpevole, vittima, di una sofferenza; non hanno alcun valore anni ed anni di specchiata correttezza: quando un computer pone un veto meccanicamente statistico sei finito; non c'è più speranza. Da quel momento in poi sei completamente nelle mani della carità pelosa di questo o di quel funzionario che dispone della tua esistenza economica a suo piacimento, per di più proponendosi come colui che, comunque quando fosse, ti sta facendo un favore.
Le assicurazioni: tutte alla disperata ricerca di nuovi clienti; ti cercano e ti adescano con le proposte più fantasiose ed invitanti; piani di accumulo, pensioni integrative, tutele per le più improbabili delle evenienze sono le esche gettate urbi et orbi nella certezza che, prima o poi, una quantità predeterminata di ingenui abboccherà permettendo loro di continuare a prosperare. Trovatevi, però, nella condizione di dover ricevere un risarcimento: assaporerete la frustrazione dei mille cavilli in funzione dei quali giostreranno i Vostri soldi, a risarcimento stabilito i soldi sono vostri, per un tempo lunghissimo e senza che questo costi loro alcun che o frutti a voi qualcosa.
I comuni e i loro amministratori; riuniti in un consesso sindacale strillano alla luna le colpe del patto di stabilità; piangono miseria e tagliano i servizi; nella migliore delle ipotesi, unica e rara, vantano una correttezza amministrativa come una qualità e non come una doverosa ed ineluttabile condizione e nel frattempo si auto finanziano con tasse, occulte e non, grazie a quegli strumenti di tortura sociale che, incuranti di referendum o sentenze, permettono loro di incamerare soldi e soldi e soldi il cui uso, poi e nella maggioranza dei casi, nessuno saprà mai.
Tanti altri aspetti di un quotidiano qualunque potrebbero essere oggetto e soggetto di ulteriori ed ulteriori righe e, servisse ad una reazione quale che fosse, continuerei, ma la mia indolenza rispecchia fedele quella di ognuno degli altri e, dunque ... :
" ... che te lo dico a fare ... ?!".