Dio in terra e gli uomini sotto… - di Francesco Briganti

13.11.2013 09:55

Quando ho realizzato per la prima volta che il credere in Iddio e non credere nella Sua chiesa erano due cose che potevano tranquillamente stare insieme, mi sono tolto dalle spalle una cappa di piombo tale da sentirmi persino capace di volare. Non faccio questa premessa con un qualche recondito scopo religioso; ciascuno di noi è libero di credere a ciò che vuole, come vuole, quando vuole o di non credere in nulla professando il più completo ed esaustivo ateismo: la fede è cosa che appartiene a sfere troppo personali perché se ne possa fare argomento di chiacchiere banali; parto dalla suddetta premessa solo per dire che se mi ritengo libero di discutere anche su affermazioni ecclesiastiche, le più alte, figuriamoci se non lo sono quando a fare affermazioni altisonanti e di un certo tipo è qualcuno che di ecclesiale, men che meno di trascendente, ha proprio nulla. Lasciatemi ancora fare un’altra premessa: secondo me è buona regola diffidare di chi ritiene sempre di avere la verità, immancabilmente la propria, in tasca nonché di chi non riesce ad interfacciarsi con gli altri se non attraverso slogan e/o ripetendo, come un eco pappagalla, discorsi, asserzioni, concetti di altri ed infine è solo difesa personale diffidare di chi messo alle strette è solito ricorrere alle offese e all’ostracismo degli altri; quindi, cominciando proprio dai concetti da me espressi, è sempre buona regola riflettere su quanto si legge o su quanto si ascolta cercando di trarne una propria conclusione e poi, solo poi, aderire e convergere o dissentire e/o persino allontanarsi da qualcuno o da qualcosa. Date queste premesse a nessuno suonerà strano il fatto che io non sia un iscritto al M5S e tanto meno sembrerà assurdo il fatto che, pur condividendo gran parte delle cose professate, ma per questo poco ci vuole!, io non perda occasione per porre sempre e soltanto una critica: la totale mancanza di democrazia esistente alla cima di quel movimento con in più e nei fatti lo stesso problema di questo attuale governo: mettere insieme persone ed idee opposte che, insieme, sono buone a demolire ma affatto brave a costruire.
Un caso a parte rappresenta nel panorama politico Matteo Renzi del Pd. Intanto diciamo che identificare qualcuno come appartenente al Pd è un puro esercizio retorico. Quel partito, infatti, è diventato una tale accozzaglia di cose per cui tutti, ma proprio tutti, dalla estrema destra alla estrema sinistra, possono trovare argomenti per appartenervi o per esserne distanti.Una caratteristica il partito democratico, ce l’ha: esso è il più concentrato coacervo di abiure esistente nell’universo creato. La democrazia cristiana ed i vecchi altri partiti, una volta scoperte di ciascuno di essi le magagne, hanno avuto la decenza di scomparire dalla faccia del pianeta politico, il pd, invece, avendo uomini e non caporali tra le proprie fila, ha saputo mascherarle, ne è uscito più o meno indenne, ma da quel momento in poi al grido:” … MIO DIO come ci è andata bene …” ognuno dei suoi dirigenti e capi ha pensato bene di fare la più triste ammenda soggettiva ed oggettiva per essere stati comunisti e da questo lo sviluppo e la realtà odierna. Dunque Renzi. Anche il Matteo gigliato non fa che dire cose assolutamente condivisibili accoppiandole a cose che farebbero inorridire Marx e l’ultimo dei simpatizzanti; parla di rinnovamento, ma sul suo carro tutta la vecchia, pentita di tutto, nomenclatura poco a poco si è accodata e dunque risulta difficile non solo credere, ma semplicemente pensare che egli riesca in qualcosa che non sia altro che la propria nomina a qualche carica; delle due l’una: o Renzi riesce, ad una prossima elezione a fare eleggere soltanto esponenti che la pensano esattamente come lui, cosa impossibile per lui come per chiunque altro, oppure dovrà fare i conti con i dalemiani, i veltroniani, i giovani turchi, i vecchi afgani, i futuristi marziani e alla via così per l’elenco più completo che chiunque voglia compilare.
Per tutto ciò sopra esposto è chiaro che oltre al fatto che questo governo è il più inutile della storia essendo l’accoppiata impossibile tra il diavolo e l’acqua santa, chi sia cosa non saprei scegliere, sarà importantissimo alle prossime elezioni, ammesso che ci saranno e quando ci saranno, fare una scelta di campo oculata e precisa sapendo che non è possibile difendere chi sta male e nello stesso tempo pretendere di rappresentare chi sta bene perché gli uni avranno delle esigenze e delle necessità che non sono le stesse che hanno gli altri e, dunque, non si potrà poi pretendere di giudicare ed accusare coloro che saranno stati eletti di essere degli incapaci perché saremo stati noi a non saper scegliere. Per cui e concludo, pensatela come volete, siate di destra o di sinistra, ma siate qualcosa di ben definito: NON E’ PIU’ TEMPO per chi non ha idea di quali sono i propri stessi interessi.