... DIRITTI CIVILI ... - di Francesco Briganti

25.01.2016 20:21

in nome della famiglia si nega un diritto a chi una famiglia vorrebbe crearsela.

A volte mi chiedo se certi cardinali, leggi Bagnasco, siano cristiani prima e cattolici dopo. Il tipo, ed è usato con senso dispregiativo, dice che : " ... i figli non sono un diritto ... " ed io allora chiedo, ma che fine ha fatto il " ... crescete e moltiplicatevi ... " e dunque il fare i figli?.

Mi si opporrà che una coppia gay non può generare figli e dunque cadrebbe il "moltiplicatevi" e questo, se era vero al tempo in cui fu dettata la BIBBIA ad uomini che avevano conoscenze poco superiori a quelle di una scimmia non può essere vero oggi in cui la scienza ha raggiunto, anche per volere divino, così come vado a spiegare, vette eccelse. Nessuno dimentichi poi gli orfanatrofi provando al contempo a negare che ci sono migliaia di bambini, spesso frutto costante e continuo di mercimonio o altri che, bisognosi d'affetto, gli orfanatrofi li riempiono vivendo situazioni a volte da abbandonati, maltrattati e/o comunque a vivere fuori dal normale sentire,

A chi volesse aggiungere che una coppia gay non rappresenta una situazione normale io oppongo che la normalità è come il bello e come il sacro: è una questione puramente soggettiva e non c'è mai una normalità buona e comune a tutti e dunque non ci può essere alcuno a decidere, dettando criteri che non siano totalmente comuni e validi giacché cosa sia normale e/o giusto non deve mai essere frutto di una maggioranza decisa a far divenire voce di Dio una propria convinzione a scapito di chi che sia.

Ed a questo punto io entro in una disquisizione puramente teorica: il cristianesimo ed il cattolicesimo affermano che Dio è onnisciente, onnipotente e perfettissimo nonché bontà infinita. Io accetto come vere tutte queste affermazioni; sono un cristiano sui generis, ma sono comunque un credente e dunque, se così è, allora anche i gay sono frutto del volere divino ed essendo tali non possono essere frutto di un errore di un dio perfettissimo.

A chi volesse, ancora, obiettare che Dio li ha creati normali e che in funzione del libero arbitrio sono queste persone a sbagliare, giacché di persone parliamo nessuno lo scordi mai, io ribatto che allora negando loro una comprensione, un perdono se proprio vogliamo scendere a livelli del "bizochismo" più smaccato, e quindi decidendo di non concedere loro diritti che invece ad altri sono riconosciuti, si mette in dubbio la bontà infinita di Dio disconoscendo, in questo modo, la propria stessa autorità, mai ne avessero diritto, a decidere per gli altri.

Senza contare poi che la Nostra Costituzione e quindi ciò che definisce il nostro COME UNO STATO LAICO afferma all'art. 2 che " La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale." e, dunque, comunque la si pensi chi fosse contrario ad una parità di diritti ovunque indirizzata e contro chiunque indirizzata sarebbe contro la Costituzione e, quindi, non avrebbe LUI DIRITTO AD AVER VOCE IN CAPITOLO.

Se un dio esiste non può essere un dio di discriminazione e settarismo, non può essere un dio di punizione e non può essere un dio a corrente alternata o tutto, ma proprio tutto, discende da lui o, se così non è, allora quand'anche esistesse non sarebbe da ascoltare esattamente come non sono da ascoltare coloro che non benedicono una salma, coloro che nascondono i pedofili, coloro che si arriscono con le elemosine, che vivono in attici da mille metri quadri, coloro che forse dell'amore non conoscono nemmeno il racconto ...

fosse anche quello del Cristo