... DOPO DI ME, SCATENATE L'INFERNO! ... - di Francesco Briganti

15.05.2016 09:58

E' un diluvio!. L'acqua cade dal cielo come se Dio stesso volesse frenare ardori e fiamme sacre. Scende giù violenta, uno tsunami verticale ad impedire, a frenare, ad ostacolare la passione di tutti quei cuori che sono accesi di un amore infantile, tenero, caldo. Di quell'affetto risolvente le frustrazioni di una vita, che dribla e sorpassa ogni differenza sociale, ogni preoccupazione, ogni ritorno ad un tran tran per quanto squallido, mediocre, lucente, sfavillante fosse.

E nel battere della pioggia sui tetti un inno su tutto: Champions!.

Gunnar è scomparso ad Alghero nel 1995. E' scomparso come è destino di tutti ed ognuno, ma, grande tra i grandi, è rimasto nel cuore di ogni amante del calcio quasi eterna icona di una impresa memorabile, irripetibile, straordinaria. Eterna icona di una grandezza fisica e di classe lapide sulle pareti di ogni campo di calcio a sancire la lontananza, anni luce, dai comuni mortali.

Eterna Icona!; ma di eterno, in questo mondo del apparire più che dell'essere, non c'è nulla se non proprio l'ESSERE e l'essere, quando E', si fa avanti sfrontato e baldanzoso e sceglie, senza pietà e considerazioni di genere o di convenienza, il momento per mostrarsi e soppiantare; per ergersi ad astro allo zenit, per offuscare qualsiasi altra stella che da quel momento sparisce nelle nebbie dei secondi, dei terzi e via via giù fino all'inferno dei dimenticati.

... GONZALO! ... GONZALO! ... GONZALO ....

Dunque Nordhal scompare!. Sessantesei anni di podio cancellati nell'attimo di uno stop di petto; frantumati da una rovesciata angelica; disintegrati da un pallonetto dolce, ammaliante, irridente e delicato a scendere lungo la schiena di chi, pure di miracoli, fino a quel momento ne aveva compiuti almeno un terno; e nel momento stesso in cui la palla si insacca, Dio stesso, folgorato da tanto splendore chiude i rubinetti del cielo e fa spallucce allo svedese e, battendogli una mano sulla spalla, lo consola, Egli stesso arrendendosi, al dio del pallone in terra sceso a miracolo mostrare.

Ed è festa!; grande, immensa. Un giorno all'improvviso, e per una volta nella storia, una seconda diventa più importante di una prima; diventa l'unica vincitrice di una guerra fatta di millimetri visti e non visti; di atteggiamenti puniti o non sanzionati; di castighi rispettosi delle regole e di sorvoli pindarici a non fotografare per poi poter dire : " ... io non c'ero e se c'ero dormivo!".

Una seconda che non ha rivali, non ha protezioni, non ha fatturati macroscopici alle spalle; ma ha, NEL SUO ESSERE VERA, le palle di tanti a dare il cuore ed il proprio sudore su ogni angolo di verde che calcato da scarpini chiodati o fosse solo il colore di una speranza dai tanti nomi, dai tanti volti, dai tanti sogni spesi contro tutto e contro tutti: E'!, comunque E'!.

Cuori e sudori ad essere, atri e ventricoli pulsanti di un città violentata, di una popolazione, viva quasi a dispetto degli dei; di una capitale defraudata e derubata delle proprie ricchezze, proprio da chi, ancora, forse per l'ultima volta, sbandiera una GRANDEUR offuscata da ombre e luci, entrambe accese ad intermittenza, secondo necessità ed occasioni, ognuna e tutte finalizzate ad un solo scopo: " ... VINCERE, non importa come! ".

Ma a noi importa; perché nell'arte dell'arrangiarsi di cui siamo stati costretti ad essere i profeti, non manca mai il rispetto, l'amore, la benevolenza e la " pietas " per chi è altri da noi; non c'è sufficienza, non c'è supponenza, non c'è alterigia, ognuna e tutte sconfitte dalla umiltà di chi suda, dalla coscienza di chi vive, dalla grandezza di chi dei miracoli ne fa pane quotidiano!.

E dunque, Higuain ed il Napoli; I giocatori da Hamsic ad Insigne; da Callejon a Mertens; da Koulibaly ad Albiol; da Chalobah a Gabbiadini e fino all'ultimo tra quelli delle giovanili; da Sarri a De Laurentis; dal dr. De Pasquale all'ultimo dei magazzinieri; da De Magistris all'ultimo dei tifosi e dei cittadini, residenti o sperduti nel mondo dell'emigrazione forzata; TUTTI, NAPOLI INTERA, ieri sera HA ABBRACCIATO ED ACCOMUNATO campioni: SECONDI, MA PRIMI, perché ogni regola ha la sua eccezione ...

ed anche i limiti, a volte, PERDONO LA PAZIENZA!.