... è sabato ... - di Francesco Briganti

20.02.2016 10:52

Francesco, papa del cattolicesimo, chiede scusa agli Indios; Francesco, sudamericano papa a Roma dice alla curia romana che la politica italiana non è affar suo, ma suggerisce loro di occuparsene; Francesco, uomo di questa terra, sa, anche se non lo dice, che Dio è già da un po' che ha preso le distanza dalla sua chiesa.

Matteo, segretario del Pd, spara cazzate nell'inglese più maccheronico mai sentito; Matteo, legittimo presidente illegittimamente divenuto del consiglio recita poesie attribuendole ad altri; Matteo, putto fiorentino amico degli amici, guida un paese alla sua distruzione, ma lo fa solo per il suo stesso bene.

Matteo; premier di una nazione inesistente spaccia per virilità una manciata di mazzette congelate; Matteo, pretendente al trono di un Silvio mummificato vuole aiutarli a casa loro; Matteo, dei napoletani che puzzano, scende al sud in cerca di voti e, udite udite, qualcuno lo trova anche.

Beppe, proprietario di un simbolo, fanculeggia tutti ed ognuno e poi si vedrà; Beppe, gestore di un blog stracarico di pubblicità, ne fa una bibbia mediatica; Beppe, ideologo e profeta, perde più occasioni di un giocatore incallito.

Sergio, presidente per grazia ricevuta, rinnova il regno repubblicano di Giorgio primo il partenope; Sergio, autore di una legge elettorale, approverà quella che l'ha affossata; Sergio, della Corte Costituzionale, rinnega sé stesso perché un regno valè più della dignità

Maurizio, metalmeccanico battagliero e sognatore, colleziona più talk show che vittorie sindacali; Maurizio, il coalizzatore sociale disdegna di scendere nell'arena contro i leoni; Maurizio, ennesima speranza delusa, si siede sulla sponda del fiume in attesa di un cadavere; quale che sia.

Comunisti, italiani, rifondatori, ecologistielibertari, possibili, estremi, marxisti, leninisti, trotzchisti, maoisti, troppi; comunisti, gli unici veri, gli unici a non contare un cazzo; comunisti, ancora contro la Nato in un mondo che è tutto una nato.

Poundisti, in nome di Ezra senza conoscere Pound; Poundisti, destra sociale comunitaria e corporativa, patria e famiglia purché patria e famiglia siano quello che loro vogliono; poundisti, nascosti nel movimento, chi sa se per vergogna o per tacito accordo.

Deputati, viaggiatori da una sedia all'altra; Deputati, attenti al vento che tira, che non si sa mai; Deputati, attesi al bene del paese, incuranti del fatto che per quel bene il paese se ne muore.

Senatori, morituri, salutano chi li sacrifica nell'arena del proprio orgoglio; Senatori, cristiani della morale degli altri, peccatori della propria; Senatori, banderuole di Eolo, canne al vento del potere.

Homeless, io un lavoro ce l'avevo; Homeless, carrozzine in giro per le strade, cartoni con cui coprirsi la notte; Homeless, figli e padri di nessuno, dei nessuno a morire di freddo o di caldo nell'indifferenza generale.

Io, Voi, Noi, stranieri, di un paese che ci siamo persi; Io, Voi, Noi, impermeabili in una notte di tempesta; Io, Voi, Noi, spettatori di una vita che scorre indifferente; Io, Voi, Noi, CHI?.

Italiani, è sabato e questo a loro basta; Italiani, è sabato e questo a loro avanza; Italiani, è sabato ...

e non occorre dire di più!.