... ed io pago ... Il bello della diretta … - di Francesco Briganti

24.07.2013 20:36

Scrissi qualche tempo fa raccontando di come fosse, in realtà, senza eccesive conseguenze nell’immediato, l’esimersi dal pagare uno qualsiasi, quando non tutti, dei balzelli oramai impossibili che affliggono questo popolo. Una premessa, a questo punto è d’obbligo, anzi due: la prima, in America si pagano le tasse perché il non farlo è ritenuto sbagliato e soprattutto perché il non farlo porta diritti in galera; la seconda, non esiste rivoluzione o sovvertimento più o meno pacifico che non comporti dei sacrifici o dei costi o, comunque e nella migliore delle ipotesi, dei rischi direttamente riferiti alla persona. Le tasse, sotto qualsiasi forma esse vengano imposte o presentate si pagano!. E lo si fa perché questo significa contribuire in modo concreto a quella che è la gestione dello stato; lo si fa in maniera direttamente proporzionale al proprio reddito e lo si fa, ancora, in modo chiaro, onesto, ed anche per un motivo esclusivamente egoistico; infatti, onorare tale impegno da diritto a pretendere che lo stato esattore renda in servizi ciò che riceve in pagamenti. Mi spingo persino a dire che pagare le tasse non è un dovere, ma l’esercizio di un diritto. In questo paese tutti pagano le tasse, in misura maggiore o minore, direttamente o indirettamente, ma tutti sono, in qualche modo, contribuenti eccezion fatta per quei delinquenti evasori totali da classificare, però, alla stregua delle mosche bianche, beh!, forse grigie o diciamo meglio di un nero appena appena sbiadito; suvvia, almeno tra di noi tanto non ci sente nessuno, diciamoci la verità, ciascuno di noi tende a scolorire il nero della propria mosca personale. Bene, lo sproloquio è fatto, posso, quindi tornare al concetto iniziale: NON PAGARE IN QUESTO PAESE SAREBBE A RISCHIO ZERO!.Oh certo, prima o poi qualcuno si accorgerà della vostra mancanza e presone atto redigerà una cartella a vs. nome che passerà ad un altro ufficio per competenza, da questo partirà un sollecito via posta del quale voi potrete dimenticarvi sul momento; dopo dell’altro tempo ne partirà un altro e poi un altro fino a che quella cartella giungerà nelle mani di strozzitalia la quale a sua volta, aprirà un fascicolo a vs nome, raddoppierà gli importi addebitandovi gli interessi, le more, le figurine dei figli, la settimana al mare della suocera ed il callifugo della moglie di questo o quel dipendente e vi scriverà dandovi un tempo ultimo entro il quale pagare. A questo punto, voi potrete seguire due strade: a) raggiungerne gli uffici e mettervi d’accordo su di una rateizzazione quale che sia e dopo di che pagare una o due rate per poi smettere; in questo caso vi riscriveranno, raddoppiando eccetera eccetera ed il giro ricomincia. fate una qualsiasi opposizione e prendete tempo. IL risultato finale, è bene saperlo sin da subito, è che voi prima o poi pagherete e lo farete con gli interessi cari e salati che prendono i CRAVATTARI. Questo è esattamente ciò che succede; quello che è interessante è la lunghezza del tempo che trascorre dal momento del vostro mancato pagamento al momento in cui sarete costretti a farlo: a secondo delle vostre possibilità questo lasso di tempo potrebbe essere infinito, ma comunque non inferiore a qualche anno. Ora se ciascuno di Voi è solo a fare un ragionamento del genere ed a non pagare è chiaro che, avendone la possibilità è meglio soccombere un tanto la volta e pagare, ma se ognuno fosse compagno a migliaia o milioni di altri, allora i tempi si dilaterebbero per tutti all’infinito, ma sopra ogni altra considerazione tutti questi mancati pagamenti costituirebbero un trauma pazzesco per lo stato, anche se fossero limitati ad un gettito solo d’imposta e, quindi, qualcuno comincerebbe a chiedersi cosa sta succedendo, perché succede ed alla fine provvedere a cambiare quelle cose sbagliate che potrebbero aver dato origine alla singolare, fantascientifica in questo paese, protesta. I have a dream!: vedere in una diretta televisiva non un maniaco sui tacchi che dice QUANTO SIA giusto non pagare le tasse, ma un ministro, un presidente del consiglio, un re affacciato al balcone del Quirinale di questa repubblica dire ai propri cittadini: “ SCUSATECI, ABBIAMO CAPITO E CAMBIEREMO REGISTRO!”. Fino ad allora PAGATE, PAGATE, PAGATE ed ancora PAGATE!.