EIA EIA ALALÀ !!! - di Gino Gatto

27.02.2014 10:45

Nella casa “stellata” è scoppiata la bufera, nonostante il regime democratico tanto decantato dal suo leader-portavoce (ancora non si è capito bene a chi vadano i meriti). Non sono ammessi errori, non si ammettono critiche, non bisogna avere un parere personale; bisogna attenersi pedissequamente alle regole, ai diktat del leader-portavoce... in buona sostanza: “CREDERE – OBBEDIRE – COMBATTERE”, manca soltanto: “TACI! - IL NEMICO TI ASCOLTA”. Non è democrazia, è regime!

Se il Movimento Cinque Stelle avesse delle vere basi democratiche, il Sig. Grillo avrebbe dovuto attenersi a quanto deliberato dalla base per le consultazioni al governo Renzi, così non è stato! L'espressione, più volte ripresa in video e foto, dell'on. Di Maio la dice lunga: “...sta facendo di testa sua... come al solito!!!”. Il sen. Orellana non la fa soltanto trasparire, risultato scatta l'anatema, viene sfiduciato, posto sotto processo con susseguente cacciata dal partito, rassegna le dimissioni insieme ad altri tre senatori (Bocchino, Campanella, Battista) che lo avevano appoggiato e che hanno dovuto subire la sua stessa trafila. Il movimento si spacca e chi vacillava decide di seguire gli espulsi. Viene sfiduciato lo stesso Grillo, però non viene dato seguito, come d'uso nelle buone famiglie patriarcali.

Perché i deputati del movimento debbono sottostare alle regole del movimento stesso, mentre Grillo può infischiarsene delle decisioni pattuite con la base?

Il sig. Grillo (o chi per lui) è consapevole che i treni passano e lui evita di salire?

Al sig. Grillo (o chi per lui) è mai balenata l'idea che stare all'opposizione, così come la intende lui, è una partita persa in partenza?

Il sig. Grillo (o chi per lui) hai mai pensato che forse avrebbe avuto più potere decisionale se avesse aderito alla maggioranza accettando un sedia tralasciando il trono?

Se il sig. Grillo avesse raccolto i messaggi di Pierluigi Bersani, il Paese intero avrebbe risparmiato tempo e danaro, il movimento avrebbe avuto l'opportunità di mettere in atto la volontà popolare (essendo il partito non coalizzato più votato); si sarebbero evitate le “larghe intese” (ovvero la volontà di un parlamentare in attesa di giudizio definitivo).

Sig. Grillo personalmente la ritengo responsabile come gli altri della cattiva gestione della volontà popolare, il suo pensiero riconduce ad un regime antecedente la Repubblica, “CREDERE – OBBEDIRE – COMBATTERE” è d'altri tempi...

EIA EIA ALALÀ !!!