… election day … - di Francesco Briganti
“ Piove, governo ladro! “, e questa l’abbiamo detta!. “ Domani è un altro giorno! “, diciamocelo pure; “ Finché c’è vita c’è speranza! “, anche, dopo di che cerchiamo di fare un consuntivo riprendendo da dove ci eravamo lasciati.
Siamo stati poco più del 50% gli italiani che hanno ritenuto di partecipare alla democrazia di questo paese; l’altro 48%, per tutta una serie di motivi ognuno dei quali supportato da una propria ragion d’essere e ciascuno condivisibile anche se non giustificabile, ha ritenuto di far proprio quel “ vaffa grillino “ che, per una volta ha colpito anche lo stesso suo esternatore. Quest’ultimo ed i suoi, vergini politiche senza macchie e senza colpe a loro dire, anzi che meditare sulla perdita di oltre tre milioni di voti hanno preferito esercitare “nuovamente” il vecchio scaricando la colpa, costume trito e ritrito, sugli elettori e non sulla loro insulsa, melensa, discutibilissima promiscuità programmatica madre di una inutilità fattiva a sua volta genitrice di estremismi verbali e pericolosi nonché di quel risultato specifico e nel suo insieme.
Tsipras: una compagna ha commentato l’altro giorno con un “ … adesso si comincia …” di grande auspicio e speranza. Io, da quel bastian contrario che sono, dubito!. Certo della stupidità estrema dei “boss” sinistri, per allocazione politica e per genetica deformazione, dei partiti coalizzati attorno all’eroe greco, immagino che ciascuno di loro vorrà prendersi il merito dei tre deputati al parlamento europeo senza più lavorare per il proseguimento di una alleanza e di una unione che potrebbe portare alle elezioni politiche, credo più vicine, una percentuale maggiore in succeso con finalmente, e nel nostro parlamento, qualcuno capace di mettersi di traverso alla deriva destroide che dal Pd ai fratelli italiani lo caratterizza. In Europa Alexis si è portato 42 deputati; molti?, pochi?, che importa!. È un inizio che dovrebbe dare una spinta a riportare al voto quei compagni, quelle persone deluse, quelli che hanno conati di vomito ogni volta che ascoltano un politico; è un inizio da quale partire con un “ rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo, lavoriamo, lavoriamo “: tanto a Bruxelles quanto per ogni angolo d questo paese. Ce la faremo?; mah!, non tarderemo molto a scoprirlo!.
M5S, Grillo e Casaleggio (chi?) : un’emorragia tale è pari solo a quella di Forza Italia e del nano, per il resto leggi sopra e tanto basta!.
Berlusconi e Forza Italia (chi?) : basta!, non se ne può più di questa gente che ancora ciancia di “sentenze ingiuste” dopo ben cinque, cento, mille gradi di giudizio. Non se ne può più di una invocata discendenza dinastica e politica in un regno repubblicano alias repubblica monarchica dove ogni ossimoro di fatto contrasta con ognuno degli articoli della nostra Costituzione. A costo di risultare per una volta estremista anche io, ripeterò che non se ne può più di quelle donne adoranti che giustificano ogni lassismo morale, di quei vecchi e di quelle vecchie che si perdono nelle giustificazioni di ogni cosa, di quei diseredati che da operai, da disoccupati, da nullatenenti supportano e votano per chi non fa altro che sodomizzarli (intheass tanto per capirci) di continuo: si meritano ciò che hanno, anzi ciò che NON HANNO e un “ VAFFA” PURE A LORO ci sta e che se lo tengano.
Un veloce paragrafo pure per Renzi ovvero “ la ruota del pavone ”. La paura indotta dal grillismo, lo schifo indotto dalla protervia lasciva del reuccio di Arcore, la voglia nascosta e diffusa tra gli italiani di un capo, guida e padre risoluto ma accomodante al tempo stesso, la speranza che qualcuno finalmente faccia, l’illusione di un qualche intervento para divino lo hanno portato a quel 40 e passa per cento che è una vera sconfitta e non una vittoria se si pensa che rispetto al numero degli aventi diritto al voto è pari a poco più del venti per cento. Certo, questo discorso vale per tutti, ma per il sindacaccio di Firenze di sicuro non basta per legittimare quel colpo di mano che lo ha portato a governarci (?). Si illuda pure, il buon Matteo, se gli fa comodo e piacere, ma dagli scrutini in poi, la politica, questa politica, gli renderà la vita difficile, dei problemi non basterà più parlarne, ci vorranno soluzioni vere e non più palliativi, non basteranno i proclami e le scadenze occorrerà rispettarle. Da ieri in poi dovrà convincere i polli a spennarsi da soli giacché a noi italiani giusto le penne sono rimaste e non credo sarà facile.
La lega: Salvini vuole scendere al sud per fare proseliti in funzione dei cavoli suoi e di quelli del nord; ebbene, mi permetto di dargli umilmente un consiglio, si legga la prefazione del libro “ Storia della filosofia greca” di De Crescenzo, capirà che è tempo perso e che “ buoni si, ma fessi no ” sarà lo spirito che animerà ogni calcio nel suo di dietro.
Gli altri? … ma che vadano a lavorare per favore!.
Questo è quanto. Della vittoria fascista in Francia, in Inghilterra ed altrove mi meraviglierei solo se ancora credessi nella intelligenza della gente, le persone sono altra cosa, se solo avessi una qualche illusione ancora che la storia e la memoria possono incidere sul quotidiano. Siccome, però, sono animato da un sano difensivo cinismo non mi curo di loro, ma guardo e passo fino a che non dovrò ricorrere alla falce ed al martello che ho conservati, ma fino ad allora continuino pure a rompere i coglioni, perché stavolta non gli faremo fare altro.
SIATENE CERTI!.