... εμπιστοσύνη ... - di Francesco Briganti

15.01.2016 11:27

Duemila duecento miliardi di euro di deficit nazionale e con un saldo in ascesa o verso lo sprofondo che dir si voglia.

Un governo ad essere quello con più ricorsi alla fiducia che si sia mai visto in questopaese; una disoccupazione a scendere di frazioni di punto in funzione di calcoli che non tengono conto di chi se ne andato, di chi non cerca nemmeno più, chi semplicemente ha adottato il difensivo ed esaustivo "andate a fare in culo!"; una produttività ed una situazione generale, economica, politica, sociale, che vede i soliti maiali a sguazzare nel fango contenti che quel fango non risparmi nessuno senza peraltro scrollarsi di dosso il proprio; ed il nuovo nuovissimo, addirittura futuribile, che comincia a dire che : " ... sì, è capitato e capiterà ancora probabilmente, ma noi siamo diversi, noi espelliamo ... " con nessuno a ribattere : " no!, sbagliato!; semplicemente non deve capitare!".

Ma è così!. Il malaffare è talmente radicato in questopaese che bisogna farci i conti qualsiasi sia l'impresa che si vuole compiere; pubblica o privata che sia essa deve mettere in bilancio, tra i costi possibili, quelli dello sputtanamento e della furba disonesta malizia di coloro i quali saranno sempre pronti a profittare di una fiducia offerta, di una correttezza personale, di una linearità che propria viene immaginata negli altri.

Non credo ci fosse disonestà preventiva nel sindaco di Quarto; non credo che scientemente Di Maio e Fico abbiano taciuto sul ricatto di cui veniva fatto oggetto e tanto meno credo al fatto che quand'anche lo avessero saputo avrebbero taciuto per profittare di quei voti quand'anche fosse per usarli a favore dell'onestà e del cambiamento; sono certo, però, e Quarto ne è la riprova, che anche i cinque stelle troveranno sul loro cammino, se mai lo intraprenderanno, tutti gli ostacoli che hanno impedito l'andare a qualsiasi onesto italiano.

Il movimento penta stellato, a cui non appartengo e nel quale non credo,ma che considero l'ultima chance prima della resurrezione o del definitivo sfacelo, ha così dimostrato in tutta evidenza quanto non basti essere delle persone corrette ed oneste; quanto sia necessaria una presenza sul territorio che consenta una conoscenza diretta di fatti e misfatti; quanto sia di nuovo ed urgente una organizzazione capillare e locale e quanto, infine, la rete, l'impersonalità e la gestione da "deus ex machina" di entità a fare da voce e da guida sottile sia una utopia non valida tanto quanto quella che tende a far di un dio invisibile il legislatore di una vita tutta terrena.

Il Di Battista che ieri sera nel programma di Formigli ripeteva in continuazione che rispetto ai mali degli altri la vicenda del sindaco neo eletto era miliardi di volte meno eclatante stanti tutte le precauzioni e le conseguenze adottate, aveva ragione piena, ma dimenticava di dire che mal comune, quale che fosse ogni singolo gradiente relativo ad ognuno, non farà mai mezzo gaudio, ma confermerà sempre e senza possibilità di smentita una realtà vissuta da una pletora di sfigati e non voglio essere maligno al punto da supporre che, guarda caso, e visti i protagonisti, lo scendere del Di Maio dal podio del " toto presidente del consiglio " vi fa salire sopra proprio il Di Battista.

Dunque oggi è sì un altro giorno e noi tutti siamo a sperare che sia diverso e sia migliore dello ieri di ciascuno, bello, brutto o semplicemente "routinante" che sia stato, ma prima di sperarlo quanti si sono chiesti, si chiedono si chiederanno domani : " ma io, io sono diverso da ciò che ero ieri?". Io credo siano in pochissimi a chiederselo ed ancor meno quelli ad esserlo e perciò se niente è cambiato in Voi come potrebbe ...

quale magia avrebbe CAMBIATO QUESTO OGGI?.