Forse …, ma forse …, ma si!. - di Francesco Briganti

05.05.2013 10:10

Il sesso di ciascuno è una determinazione biologica; si nasce maschi o femmine, ma uomini e/o donne e viceversa si diventa. Può sembrarlo, ma non è una cosa così ovvia da potersi accettare per pura e semplice acquiescenza.
Uno dei più grandi esponenti di pensiero del nostro tempo, per interposta persona ( i suoi autori, ndr) o per propri personali meriti è stato, secondo me, Antonio Focas Flavio Angelo Ducas Comneno di Bisanzio De Curtis Gagliardi tra i seguaci della sua scuola meglio conosciuto come Totò. Il nostro grande ed anche attore soleva dire che “ … Signori si nasce ed io, caro Lei, lo nacqui … “; intendendo sancire, con questa sua allocuzione, che quale che sia la situazione, lo status, la condizione economica, il credo, ciò CHE SI E’ SI RESTA PER SEMPRE!; dunque dando nobiltà ad un’altra massima popolare riassunta nel “ chi nasce quadro non può morire tondo “. Come conciliare allora la determinazione genetica o di stato con il divenire successivo ?. Questo apparente contrasto tra l’essere femmine o maschi ed il divenire donne e/o uomini è stato alla base di tutti i problemi e le discriminazioni nate dalla notte dei tempi e provocati o messe in atto contro coloro che, per una ragione o per l’altra furono, sono e, speriamo non più, saranno considerati come dei diversi.
La diversità è un concetto relativo a quello che la maggioranza degli individui considera normale. Così come in un manicomio la normalità è la presenza di dieci, cento, mille Napoleone, allo stesso modo nel nostro parlamento normale è la presenza di decine di inquisiti, condannati in primo grado o di persone variamente, e con grado differente, responsabili di qualcosa davanti alla legge; dunque diventa un dato di fatto che l’interpretazione dettata dal momento, dal luogo, dalla convenienza, dall’indole e dal credo è il fattore principale per definire una cosa normale o anormale, uguale o diversa. Facciamoci ancora qualche esempio: normale è che la Biancofiore (ossimoro patronimico assoluto considerando il personaggio) essendo di estrazione fascista dica quel che dice, anormale è che conoscendola la si metta alle pari opportunità; normale è dal punto di vista di un interesse privato che qualcuno ambisca a determinare la riscrittura della Costituzione, anormale è che questa ambizione venga non solo permessa, ma addirittura tollerata; normale è che un partito di sinistra per il bene di un paese si allei contro tutto ciò che è la sua essenza, anormale è che gli eletti di quel partito non facciano HaraKiri anche solo un secondo prima di sancire la loro schifezza esistenziale. Quindi, come potete ovunque vedere osservandovi bene intorno, non c’è nulla che possa veramente definirsi maschio o femmina in valore assoluto giacché tutto ciò che nasce in un modo può non solo diventare, ma soprattutto ed anche, essere qualcosa di diverso.
Ancora: un bimbo qualsiasi nato a Catanzaro piuttosto che a Palermo, Cagliari, Venezia o Bolzano è un cittadino italiano se i suoi genitori sono italiani; se quel bimbo figlio di quegli stessi genitori fosse, ad esempio, nato negli Usa o nella terra dei galletti, solo per questo egli sarebbe anche cittadino statunitense o francese; nella culla dei Benjamin Franklin e di Abramo Lincoln ed in quella di Voltaire e di De Gaulle questo fatto costituisce normalità assoluta, non c’è diversità; in Italia paese dei Gasparri e dei Maroni e dei Borghezio (nomen omen per ciascuno di loro) un bimbo straniero nato tra le Alpi e Pantelleria, peggio se di colore o credo differente, resta un diverso, maschio o femmina o ciò che la sua natura vuole che divenendo sia, sancendo così un’anormalità normale nella sua DIVERSITA’.
Dunque Noi Stato Italiano rappresentiamo qualcosa di diverso, SIAMO dei diversi, rispetto alla maggioranza della razza umana la quale prevede unioni tra individui dello stesso sesso, l’adozione di bimbi da parte di singoli o coppie di fatto a prescindere dal loro sesso; la quale esclude, se non altro per decenza, che un disonesto possa sedere in un parlamento o rappresentare in un qualche modo il suo paese; la quale accetta che leggi o usi cambino in funzione di una normale evoluzione; la quale non tollera evidenti e ripetuti strappi al buon senso ed a maggior ragione alle leggi; la quale non ci capisce e molto spesso ci deride; la quale, però, continua a considerarci facenti parte della razza umana.
Sapete perché?, semplicemente perché hanno accettato il fatto che noi nasciamo in un modo ma non riusciamo a divenire : SIAMO SEMPRE ED ESATTAMENTE, pregi e difetti, solo .. QUEGLI ITALIANI!.