Fratelli d’Italia … - di Francesco Briganti

21.06.2013 17:38

NEL DECRETO DEL FARE(mo, ndr) tra le tante promesse che saranno oggetto di attuazione (prima o poi, ndr), una in particolare ha scalfito la mia incredulità; quella, cioè, relativa alla impignorabilità della prima casa da parte di Strozzitalia. Quando questa cosa divenisse fatto compiuto e, quindi, dopo essere stata votata in parlamento, firmata dal re e indiepoiposcia pubblicata sulla gazzetta ufficiale (almeno tremesi ancora, ndr), essa sarebbe un salvacondotto per tutti coloro che già vessati oltre misura almeno non dovranno cercarsi un ponte sotto cui fissare il proprio domicilio. Ma, in questo paese c’è sempre un ma, occorre stare molto attenti, perché fatta una legge pro, immediatamente i grassatori di stato trovano il modo per escogitare il rimedio fottipopolo e contro conseguente. Esempio ne sono i vari (madonna quanti sono!, ndr) referendum abrogativi che ancora attendono attuazione: due su tutti, l’acqua pubblica e la legge sul finanziamento pubblico. Pur considerando queste due voci come appartenenti ai massimi sistemi, esse hanno una valenza sostanziale per le tasche dei cittadini: lasciare persone in difficoltà (altrimenti avrebbero pagato la bolletta,ndr) senza acqua per lavarsi o bere, significa rapinare di altri soldi chi già è in ambasce mentre pagare lautamente degli scansafatiche, professionisti del fancazzeggio, corrisponde alla aggravante della mano armata o della rapina con destrezza. Ci sono altresì delle altre voci che possono essere considerate come vitali le quali andrebbero messe in prima fila come nodi da sciogliere urgentemente e sempre riferiti a Strozzitaia e che, invece, non vengono neanche trattate: anche qui l’esempio più vero: IL FERMO AMMINISTRATIVO. Il codice civile italiano si esprime in maniera molto ferma e chiara sulla impignorabilità degli strumenti di lavoro; intanto spieghiamo, in gnerale, che una cosa posta sotto sequestro, perché pignorata, nove volte su dieci viene tolta dalla possibilità di utilizzo del proprietario; non è più da questi alienabile, continua però ad essere soggetta, ove ci fossero, a quegli obblighi di legge relativi (tassazioni e quant’altro, ndr) e verrà, prima o poi, venduta all’asta a dei profittatori parassiti che con due centesimi porteranno via valori di molto, ma proprio di molto, superiori lasciando il proprietario iniziale, ancora e per lo più, con l’intero debito ancora in essere e da pagare. Ciò detto torniamo agli strumenti di lavoro; è ovvio che se ad un professionista del fare tu togli la strumentazione al fare, egli non potrà più fare e quindi, di fatto, tu lo costringerai ad una situazione ancora più critica, dunque, è per questo che gli strumenti di lavoro non vanno sequestrati: MAI!, ed in nessun caso. Ampia e la deduzione giudiziaria che dimostra come anche quando tu abbia più strumenti uguali (ad esempio i caschi di un parrucchiere, così come due auto) nessuno di essi può essere toccato. Ciò detto, cosa hanno fatto i nostri cari grassatori politicamente bastardi, eticamente figlidi e socialmente mortacciloro?: Hanno inventato il fermo amministrativo che altro non è se non la stessa cosa del pignoramento, ma effettuato sotto una denominazione diversa. Ricordate il no al finanziamento pubblico sostituito dal contributo elettorale?; ecco, quindi, che chi usa un’auto propria come strumento di lavoro, che so, un tassista, un agente di commercio, un medico di base, un infermiere, un operaio che si debba muovere per chilometri, un cameriere che abiti lontano dal ristorante dove lavora o, per dire, un insegnante che faccia docenza in una scuola in centro con domicilio in periferia, vede aggirato, per l’ennesima volta un suo diritto, con una normativa ad hoc che va a quel servizio alle legge pro. Ciò detto, è chiaro che il non fidarsi diventa la regola: il decreto del fare(mo, ndr) dice una cosa (che poi la faccia ne è un’altra, ndr), ma noi dobbiamo star certi che essi bastardifiglidimortacciloro avranno già pensato a come contraddirla. Ditemi, perciò, quand’è che noi, con un nostro decreto del fare, prendendoci tutto il tempo necessario per ponderare, approvare e pubblicare la cosa, dichiareremo A QUESTA CLASSE POLITICA DEL FANCAZZEGGIO ( e sono un signore) il nostro sacrosanto pignoramentononchéfermoamministrativo del loro flaccido deretano per farne bersaglio dei nostri propri sacrosanti e santissimi FRIZZI E LAZZI?. Ragazzi, qui già di motivi di divertimento ce n’è pochi, se poi, ogni giorno che passa, perdiamo un’occasione per divertirci …, MA DOVE ANDREMO A FINIRE?.