Giochi di palazzo – di Gino Gatto

17.11.2013 08:46

Roma - 16 novembre, è stato riesumato un partito politico per affidarne a Caronte un altro. Il Lazzaro di turno è Forza Italia e le vesti di Gesù le ha indossate il mega inquisito, condannato, interdetto dai pubblici uffici, ex premier, ex cavaliere ed ex senatore (speriamo!) Silvio Berlusconi; parcheggiato nel limbo è il Popolo delle libertà. Perché parcheggiato? - perchè come anticipato nella commemorazione funebre, inserita nella partecipazione di resurrezione, non si esclude, anzi si resta speranzosi, possa tornare come contenitore di coalizione col fratello uterino della porta accanto Nuovo centrodestra; madre uguale ma paternità diversa.

Il lungo discorso (oltre 90 minuti) ha così inizio (1): “... Siamo qui per la dipartita del Pdl un nome che potrà essere usato per la coalizione di centrodestra. Si ritorna a Forza Italia! … Abbiamo pensato di ritornare a quello che facemmo nei primi anni con il club che non si chiameranno più’ ‘club Forza Italia’ ma, siccome ho bisogno di sostegno, si chiameranno ‘club Forza Silvio’. Divideremo quindi il territorio in zone di responsabilità assegnate a ciascun nostro delegato”. - Sin dalle prime battute è lampante lo scopo individuale per le proprie necessità e vicissitudini personali; lui è! E gli altri girano intorno a lui! - come lampante e sibillina è la dichiarazione di mantenere in vita il morto, per utilizzarlo per necessità future; continua evidenziando che ha attraversato un periodo molto travagliato causa i malesseri dovuti alle spaccature del partito appena deposto: “...devo parlare della divisione che si è verificata ieri e va contro la visione di unire tutti i moderati che se stessero insieme sarebbero la maggioranza degli elettori. Altri hanno preso un’altra direzione, abbiamo bisogno di un rinforzo, ci mancano personalità di peso e faccio un nuovo appello a tutti coloro che sono protagonisti della cultura, delle università, imprese e aziende per dedicarsi a decidere il nostro comune destino”. “Già dormivo poco, questa notte non sono riuscito a dormire per niente... - ...di fronte all’impegno profuso in queste ore, ieri abbiamo purtroppo avuto dalle agenzie di stampa una notizia che mi ha provocato molto dolore: il fatto che” i filogovernativi del Pdl “si erano già riuniti e avevano dato vita a un gruppo diverso nel Senato scegliendo anche il nome, Nuovo centrodestra. Potete immaginare, dopo aver perseguito per tanti anni la missione di mettere insieme i moderati, quanto dolore questo mi abbia provocato. Questo gruppo ora sosterrà la sinistra , ma poi dovrà tornare nella nostra coalizione, staranno con noi” - il riferimento all'ex delfino Angelino Alfano, servito all'assemblea nel piatto del tradimento, cela, a mio modo di vedere, un'intesa con l'attuale vice-premier che la dice lunga: vero è che sono fuoriusciti dal partito, ne hanno generato un altro solo per rimanere al governo ma torneranno a sostenerlo, mi torna sibillina la frase: “... ora sosterrà la sinistra , ma poi dovrà tornare nella nostra coalizione, staranno con noi”.

Le dichiarazioni degli scissionisti sono sulla medesima lunghezza d'onda:

  • CICCHITTO – Il Nuovo Centro Destra “è una scommessa per il presente e il futuro... è una separazione e non una scissione”. Una separazione che comunque è “un errore che spero si possa superare”...I falchi hanno avuto la meglio su Berlusconi..."

  • LUPI - “Non ho alcuna paura di essere definito traditore. Tradisce chi non stima la propria storia e i propri elettori, che ci chiedono di non far cadere il governo, di non mettere il Paese nuovamente in ginocchio con una crisi al buio e di diminuire le tasse... Quando si arriva a questo punto è una sconfitta di tutti... abbiamo lavorato fino all’ultimo minuto per mantenere l’unità”. Il Pdl, dice Lupi, “sembra diventato un partito di falchi, falchetti e baby falchi. Tra un po’ diventava uno zoo”. “Non mi preoccupano le minacce, né i diversi metodi”, dice ancora riferendosi al ‘metodo Boffo’ perché “ho sempre cercato di vivere la politica come servizio al bene comune e non come gestione del potere”.

  • ALFANO (2) - esordisce parlando di "scelta dolorosa e amarissima" nel presentare la nascita dei gruppi parlamentari del Nuovo centrodestra presso la sede della stampa estera a Roma. L'ex segretario del Pdl ricorda la sua adesione alla Forza Italia del ‘94, "che si è evoluta nel Pdl che ha ora concluso la sua esperienza e che mi ha visto suo unico segretario con un record di adesioni di oltre 1 milione nel 2011". Alfano spiega che la decisione di non entrare nella nuova Forza Italia è stata presa "quando abbiamo avuto la sensazione concreta e insuperabile che nel nostro partito prevalesse la voglia di voto anticipato, senza una prospettiva, con Berlusconi incandidabile e per di più con questa legge elettorale". "Dentro il nostro movimento è accaduto che vincesse una visione del partito rassegnata alla sconfitta ed estrema nelle reazioni - aggiunge -. E' una contraddizione, ma è stato così, si è pensato di dire sciogliamo tutto e buttiamo giù tutto, poco importa se perdiamo".

Tutto mi fa pensare ad una manovra stile Berlusconi, concordata e studiata nei minimi dettagli tra le mura di palazzo Grazioli per realizzare il “di Arcore” progetto, per evitare che le adesioni dei delusi si disperdano in fazioni ostili, una specie di “divide et imperat”, comunque a me... non convince!

 

 

 

 

fonti: (1) https://qn.quotidiano.net/politica/2013/11/16/983021-berlusconi-scissione-pdl-forza-italia.shtml

         (2) https://qn.quotidiano.net/pazzo_mondo/2013/11/16/983222-alfano-nuovo-centrodestra.shtml