… gossip … - di Francesco Briganti

18.10.2013 15:40

I gusti sessuali, come qualsiasi altra specifica che appartenga al personale, sono indiscutibili e non appartengono alla sfera comune, alla pubblica morale o al senso comune; non possono, quindi, essere codificati come giusti o sbagliati, né, peggio, come naturali o contro natura. A maggior ragione per quelle persone che, credendo in una entità trascendente, Dio, comunque lo si chiami, attribuiscono a Lui ed alla sua volontà ogni manifestazione terrena. Ragione per cui l’occuparsene può sembrare, ad una mente disattenta o superficiale, da uno spreco di tempo ad una indebita ingerenza nella sfera del privato. Ciò detto, tutto ciò deve valere per chiunque: per il ragazzo o la ragazza etero, per gli omosessuali in genere ed anche e via via fino ai vecchi erotomani che in questo o in altre performance proprie o altrui, a vedersi e/o a parteciparvi, si sentissero realizzati e che con il loro comportamento, naturalmente, non violino la legge. Berlusconi, in questo, non dovrebbe fare eccezione: il suo privato vale quello di chiunque altro; ma, e c’é sempre un ma quando ci si occupi di codesto signore, il signor Berlusconi è stato anche l’onorevole Berlusconi e, di più, il Premier Berlusconi e dunque il suo privato e quello del suo entourage acquista una dimensione diversa particolarmente se in qualche modo, quale che fosse, trapela all’esterno e tanto più se diventa motivo di mormorio diffuso o influente sulla pubblica funzione o addirittura rischioso, lesivo e pericoloso per la stessa. E’, qui, decisamente inutile fare una cronistoria dei vari episodi a lui riportabili, sono ben presenti nella mente di tutti; tuttavia però, al peggio non c’è mai fine, occorre rappresentare l’ultima di queste sceneggiate. Da qualche tempo il lascivo Berlusconi, l’erotomane dedito a festicciole con fanciulle prezzolate di ogni età, il vizioso che suggerisce partecipa e assiste a spettacoli spinti di ogni genere, ci viene presentato come il buon padre di famiglia, come il giovanotto che ha messo la testa a posto, come la fedele metà di una coppia felice che addirittura pensa all’altare come coronamento di un iter pre matrimoniale. Il che non potrebbe che dare ampia soddisfazione a chiunque ne avesse un qualche interesse; ma, ed ecco un altro ma, ecco che quella persona, la compagna che rappresenta l’altra metà della coppia, viene descritta non solo come essere di gusti omosessuali e quindi non interessata all’altro sesso, ma anche dispotica, prepotente, accentratrice e minacciosa per tutto ciò che riguarda il soggetto Berlusconi: anche tutte queste sue specificità avrebbero diritto alle considerazioni di cui sopra circa la privacy; ma, eccoci all’ennesimo ma, esse contrastano con la rappresentazione complessiva della coppia che ne viene pubblicamente fatta e, dunque, diventano di conseguenza oggetto di pubblica riflessione ed ennesimo argomento di discussione. Il che sarebbe il meno se il tutto non portasse alle domande legittime che si devono fare e che sono: E’ CAMBIATO BERLUSCONI?; LA SUA CONDOTTA E’ ANCORA QUELLA FESTAIOLA O E’, ORA, QUELLA ULTIMA RAPPRESENTATA?; E, QUAL’ORA NON DOVESSE ESSERE MUTATA PERCHE’ ALLORA LA RAPPRESENTAZIONE FASULLA CHE VIENE FATTA?; QUALI GLI SCOPI, LE FINALITA’ NASCOSTE OLTRE QUELLE DI PRENDERE ANCORA IN GIRO LA PUBBLICA OPINIONE?. TUTTO QUESTO ARRECA DISDORO, PERICOLO, RISCHIO PER LE ISTITUZIONI E LA DEMOCRAZIA STESSA?; COM’E CHE NESSUNO, CON VIVA E VIBRANTE COMMOZIONE, INTERVIENE PER DARNE PUBBLICO MONITO?. A queste domande è d’obbligo dare una risposta che sia oggettiva e vera per tutti; occorre dare soddisfazioni che non siano accettate da una parte, disposta a bersi ogni cosa, e, viceversa, rifiutata da un’altra per partito preso o perché non convinta. La pota in gioco non è il pettegolezzo o la calunnia o la diffamazione più grave; date le persone soggetto, gli incarichi che hanno, le istituzioni che rappresentano e che potrebbero rappresentare in futuro, la posta in gioco è la salute delle istituzioni e della democrazia stessa nonché le derivazioni alla società che da esse risposte discendono; quando l’esempio dall’alto condiziona in maniera sistematica e significativa la vita anche di una sola singola persona ed a maggior ragione quando si riverberasse sul modus vivendi di un intero popolo, quell’esempio deve essere giusto e rispondente alle esigenze di crescita della platea cui è destinato; se così non fosse, invece, e fosse qualcosa che stravolge e devia la normalità di un consesso sociale il cammino che ne consegue sarà, questo sì, contro natura e viziato in peggio rendendo addirittura secondarie e meno importanti le conseguenze sulle istituzioni e ininfluenti per la democrazia che, in quel caso, cesserebbe di esistere. In conclusione tutto ciò che riguarda Berlusconi, checché ne dicano le sirene del pdl e della destra in genere non rappresentano del GOSSIP, ma sono dei vulnus, delle ferite profonde e purulente per ciascuno di noi, per loro e per l’intero PAESE!.