... help me! ... - di Francesco Briganti

06.06.2016 21:07

Questo paese è uno strano paese; 40 italiani su cento, più o meno, se ne fregano di chi governa, di come il colui gestisce il potere; di cosa fa, per chi lo fa e contro chi lo fa; gli altri sei si dividono in modo surreale in funzione di simpatie, antipatie, convenienze, logiche da "tengo famiglia", criteri di offerta ognuno dei quali indifferente al fatto che una promessa resterà tale o se avrà una qualche probabilità di attuazione: l'importante è illudersi, sperare in qualcosa, che " ... non si sa mai ..!".

Esiste, c'è sempre quel nocciolo duro di famigerati comunisti che, sia con Fassina, sia con chiunque altro, riesce sempre trovare il modo di manifestare una qualche sua presenza, ma proprio non trova il modo di rompersi la schiena in una confessione di umiltà che spazzi via i soloni ed i coglioni convinti di essere i puri tra i puri, riuscendo così a coagularsi in un unica forza; ecco perché i vari ras, furbi di tre cotte, attraggono alla propria coorte quei compagni convinti che tanto sarebbe inutile votare il Fassina di turno, ma è solo un nome così per citarne uno, giacché convinti di una impossibilità di vittoria.

Bah!; è un ragionamento del cxxxx, ma è esattamente ciò che la sinistra, questa sinistra di imbecilli, me compreso, merita.

" ... non siamo contenti ... " ha detto il gestore mediceo;si è sparato la posa del nuovo che avanza ancora una volta; non una parola di autocritica, non un solo pensiero di rimorso per la propria prosopopea, per quell'arroganza che lo contraddistingue, per quel suo distribuire cariche e " carichi" ad amici ed amiche come se il paese fosse suo e lui non stesse in quel posto per opera di un re repubblicano tanto sballato quanto cerchiobottista da sempre.

Usufruisce di una maggioranza illegittima e ciò nonostante incerta non solo, ma anche variabile come il parere di una banderuola al vento. Ha imbarcato il peggio del peggio del peggior peggio possibile eppure quel partito disgraziato che fu di persone grandi come Berlinguer continua a ricevere voti; a questo punto non si sa da chi, giacché o ci sono dei compagni completamente ingenui o assolutamente idioti, oppure quei voti vengono da buona parte di quello che fu l'elettorato democristiano ed allora, una sinistra seria, capace di una lotta seria, decisa a far trionfare i propri valori e non per forza desiderosa di sedersi al potere, avrebbe un bacino di utenza che potrebbe grandemente pescare in quel 40% di italiani che si sono rotti i santissimi di un paese di merda.

Roma: la Raggi s'è presa una gran brutta gatta da pelare; non ho voglia di spendere ulteriori parole se non per augurarle, ma in assoluta funzione anti guascone gigliato, di non essere inetta nel governare, il suo fallimento ci obbligherebbe a rimboccarci le maniche anche solo nel tentativo di evitare le adunate del sabato.

Napoli e MIlano: ancora meno parole: tutta la vita con De Magistris e con Parisi; con il secondo per una seconda, profonda, dolorosa, efficace, staffilata da infliggere all'amico degli amici; con il primo per un motivo più alto e profondo: è un uomo onesto che merita una seconda possibilità e che può divenire il catalizzatore dell' ITALIA PER BENE se e quando si voterà di nuovo per le politiche.

Torino: un miracolo per l'Appendino?; mah!, peccato che Fassino abbia dimenticato di essere stato comunista: ma si sa, Parigi val bene una messa!.

Per tutto il resto del paese vale esattamente quanto sopra detto: l'Italia è degli italiani e ...

questo spiega tutto!.