... il mantra ... - di Francesco Briganti

07.07.2014 12:07

L'informazione è importante: tanto quanto l'istruzione se non di più ...

Sono stato più volte rimproverato di essere troppo lungo quando scrivo di qualcosa; lo faccio con uno scopo ben preciso, quello di esigere uno sforzo di attenzione e una costanza di lettura per arrivare in fondo. Lo faccio non tanto perché siano importanti le cose da me presentate, ma perché spero ci si abitui a leggere, cosa che, poi, diviene un vizio, piacevole ed utile e che ci permette di spaziare da una cosa all'altra e di affrancarci da quella pigrizia mentale che lascia come attoniti oggetti davanti alle televisioni.
Leggere ci dà la facoltà di scegliere tra le varie voci quella che riteniamo più giusta, in assoluto o per noi, di confrontarle tra loro, di essere parte attiva nella conservazione dei fatti nella nostra memoria.

l'INFORMAZIONE E' IMPORTANTE TANTO QUANTO L'ISTRUZIONE SE NON DI PIU'...

Il sen. Andreotti, una delle figure politiche più discusse della storia repubblicana, diceva a che a pensar male si fa peccato ma sovente ci si azzecca; Il divo Giulio, traeva questa sua affermazione dalle cose che aveva imparato a conoscere del mondo ben sapendo che il vero potere non sta nella forza fisica o nelle armi, ma nella conoscenza. Quel vecchio politico, da quel furbo di tre cotte che era, ha sempre tenuto per se il segreto del vero potere, appunto quella conoscenza che non si acquista origliando dietro le porte o subendo le notizie riportate da altri, ma bensì leggendo di circostanze, di accadimenti, di coincidenze, di storie intere o particolari di esse che, sebbene a prima vista non collegate tra loro, alla fine con deduzioni logiche o ed anche a volte astruse portano ad una certa conclusione: il pensiero, dunque, quale precursore del divenire e del futuro più o meno lontano.

L'informazione è importante tanto quanto l'istruzione se non di più ...

La vita, ai nostri giorni, è un'insieme di frenesie e tragedie più o meno serie che ci rendono sempre meno fruibile il tempo; insiemi che ci lasciano sempre più meno spazio alla coltivazione di interessi ludici e tanto più e meno a quelli che possono farci crescere come elettori, semplici cittadini, persone normali, singoli uomini o donne. Il gioco al massacro sistematico e funzionale della scuola pubblica ha, se tutto questo è vero, una sinergia eclatante con tutto ciò che tende al privato e delinea in modo evidente lo scopo finale: rendere un popolo succube ed incapace di ragionare onde meglio catechizzarlo ed indottrinarlo, leggi media cartacei e dell'etere ed ancora la scuola privata, affinché accetti quasi come un favore quello che uno stato truffaldino non più gli garantisce, ma trova più redditizio vendergli.

L'informazione è importante quanto l'istruzione se non di più ...

I "pipponi" come li definisce qualcuno, che siano un testo impegnato, un articolo di giornale o un post su facebook e magari non i miei, hanno per la mente la stessa funzione che due ore di palestra hanno per il corpo: allenano!. Abituano la mente all'attenzione, stimolano la consecutio pensieri, eccitano la capacità di osservazione e deduzione e, alla fine, rendono liberi.
Chi pensa in proprio diventa un filosofo, un matematico, un essere adatto al volo: quello pindarico della fantasia e della immaginazione. Riesce a darsi spiegazioni diverse da quelle fornite; riece, con grande e propria sorpresa, a fare delle somme i cui risultati non sempre coincidono con il totale dell'addizione considerata; si abitua a prospettare "futuri" diversi o perseguibili per vie altre e differenti da quelle che vorrebbero fare imboccare.

L'informazione è importante tanto quanto l'istruzione se non di più ...

Stendersi al sole, su di una spiaggia di Ostia piuttosto che in una campagna assolata o sui fianchi di una montagna può, in questa estate italiana, agevolare questa nostra scelta di crescita intellettuale; giacché la crescita di un popolo non è solo quella economica ed anzi, quest'ultima, può essere succedanea ed immediata a quella del pensiero e dell'autocoscienza: chi sa, conosce, pensa; è quanto meno padrone della propria vita e del suo scorrere e non sarà più servo o succube di nessuno; chi no, bela e segue un pastore:

QUALE CHE SIA!.