Il NANO - di Claudia Petrazzuolo

12.04.2013 19:34

Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, ve lo rivelan gli occhi e le battute della gente, o la curiosità di una ragazza irriverente che si avvicina solo per un suo dubbio impertinente: vuole scoprir se è vero quanto si dice intorno ai nani, che siano i più forniti della virtù meno apparente, fra tutte le virtù la più indecente. Passano gli anni, i mesi, e se li conti anche i minuti, è triste trovarsi adulti senza essere cresciuti; la maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo fino a dire che un nano è una carogna di sicuro perché ha il cuore toppo, troppo vicino al buco del culo. Fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore che preparai gli esami. diventai procuratore per imboccar la strada che dalle panche d'una cattedrale porta alla sacrestia quindi alla cattedra d'un tribunale, giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male.
E allora la mia statura non dispensò più buonumore a chi alla sbarra in piedi mi diceva Vostro Onore, e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, prima di genuflettermi nell'ora dell'addio non conoscendo affatto la statura di Dio. (Fabrizio De Andrè)
Che strano paese è l’Italia, alle bellezze geografiche, alle meraviglie artistiche, alla profondità della cultura, al genio, all’altruismo, all’eroismo ed al senso dello stato della quasi totalità dei suoi abitanti, questi riescono ad abbinarvi la perfidia più profonda, l’abiezione più completa, il disprezzo per l’altro più disinteressato, la vigliaccheria più bieca, l’anarchismo (nel senso più deleterio del termine) più assoluto. Seguo con molto livore e con profondo disgusto quanto da 48 giorni succede in questo paese e quando, credo di aver visto il peggio del peggio o il meglio del meglio, ecco che mi ritrovo ad assistere ad un episodio ancor più esaltante o ancora più disdicevole rispettivamente dei precedenti. Nel campo della sfrontatezza poi, non abbiamo rivali al mondo; siamo gli unici che ammettono non una verità in quanto tale, ma in quanto funzione dell’angolo di visuale, della convenienza sociale, economica, politica o religiosa; ragioni per cui una bestemmia detta da un facchino è peccato mortale mentre detta da un politico essa diviene “ fatto da contestualizzare”; uno stupro su di una minore o un minore se perpetrato da un cittadino qualsiasi è un reato, se avviene in casa di un potente è una rappresentazione burlesque; se si compra un gelato e non si ritira lo scontrino la finanza massacra peggio di un Siuox a Little Big Horn, ma se hai i tuoi capitali in un paradiso fiscale allora ti concedono il perdono in cambio di una miseria ed alla via così per i mari tempestosi della “ legge uguale per tutti, ma più uguale per certuni”. A questo proposito leggevo un’intervista rilasciata da un politico a quello che una volta era un giornale: a domanda l’intervistato risponde con il suo immenso disprezzo per l’intelligenza altrui riaffermando ed il giornale gli fa da cassa di risonanza, quanto sia perseguitato, quanto egli sia alieno da ogni forma di ricatto ( fatto o subito), quanto sia succube del bene del paese, quanto sia vittima del suo senso dello stato, quanto abbia a cuore non tanto le proprie fortune quanto quelle di ogni suo connazionale a cominciare da quelli che una volta aveva definito “ cojones” al punto da essere disposto ad eleggerne uno alla presidenza della repubblica ... . Ecco, io non sono che una delle tante persone dotate di raziocinio in questo paese, ma quello che mi fa disperare e che proprio non riuscirò mai a comprendere è come faccia questo particolare intervistato ad avere un seguito così fedele o sempre diverso, perché delle due l’una o i fessi sono sempre gli stessi oppure di volta in volta cambiano venendo, però, sostituiti da altri di un immenso numero di aspiranti al ruolo o forse è solo perché siamo … ITALIANI!.